MESTRE - Chiusura Speedline: la proprietà non si presenta al vertice con la Regione, che chiede l'intervento del Ministero dello sviluppo. L'assessore veneto al lavoro Elena Donazzan: «Inaccettabile l'assenza dei vertici aziendali di Ronal Group.
MOBILITAZIONE CONTINUA
I sindacati confermano i presidi per rallentare l'uscita del prodotto finito e scioperi a scacchiera per frenare l'attività della fabbrica di Tadino di Santa Maria di Sala, in programma una grande manifestazione di protesta il 19 dicembre: «Gli svizzeri di Ronal ci devono ascoltare ed assumersi le proprie responsabilità. Non siamo disponibili ad un confronto con consulenti che hanno un mandato chiuso e limitato - avvertono Fiom Cgil e Fim Cisl anche nazionali -. Il Mise ci convocherà a breve e lavoreremo insieme alle istituzioni per costruire una proposta da fare al gruppo Ronal per dare un futuro alla Speedline».
Nel frattempo la proprietà latita e il vertice di ieri a Mestre è stato breve confermando che questa sarà una lunga battaglia. L'assessore allo Sviluppo di Venezia Simone Venturini ha confermato l'impegno della Città Metropolitana per scongiurare la chiusura annunciata per il 2022 e stigmatizzato l'assenza di Ronal al tavolo di confronto (ieri c'erano solo una manager di Speedline e i consulenti): «Faremo sentire forte la voce del nostro territorio, coinvolgeremo tutti i sindaci: la scelta di chiudere la fabbrica è sbagliata». A Mestre anche il sindaco di Santa Maria di Sala Nicola Fragomeni, rappresentanti di Confindustria Venezia Rovigo, della Rsu di fabbrica e del sindacato. In collegamento video da Roma Stefano D'Addona, capo delle segreteria tecnica del vice ministro allo Sviluppo Alessandro Todde.
«A fronte dell'ipotesi concreta di chiusura di uno stabilimento strategico, che, direttamente e indirettamente, coinvolge un migliaio di lavoratori, mi sarei aspettata la partecipazione dell'amministratore delegato del gruppo Ronal - commenta l'assessore Donazzan -. Il contesto veneto è abituato al confronto strutturato e maturo, quanto schietto, con le varie realtà multinazionali. Il caso Ideal Standard ne è un esempio. Ma ciò che non deve venir meno è la correttezza, l'onestà intellettuale e, soprattutto, la responsabilità sociale nelle scelte assunte. La filiera dell'automotive è in forte difficoltà a causa dell'aumento del costo delle materie prime e dell'energia. È necessario e lo chiediamo con forza che il Governo predisponga politiche industriali per questa filiera».
«Dobbiamo mantenere alta l'attenzione - avvertono alla fine del vertice i lavoratori -. Per questo motivo stiamo organizzando una grande manifestazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori Speedline per la mattinata di domenica 19 dicembre a Santa Maria di Sala. Inviteremo tutte le istituzioni locali e tutte le forze politiche a sostenere questa nostra