CHIOGGIA - «Punto primo: la Sagra del pesce è stata un successo. Punto secondo: siamo già al lavoro per rimediare alle criticità riscontrate».
ACCORDO CON CLODÌ
Ma pure i giorni di mercato creano problemi di parcheggio in Tombola e ai Saloni «perché la politica non ha mai lavorato per risolverli». Lui, invece, vuole prendersi a cuore questa criticità, ma dall'anno prossimo, perché quella di quest'anno era la prima vera edizione della Sagra dopo il Covid ed è stata una specie di prova generale. Tra le iniziative allo studio, Armelao ne anticipa una, per ora (le altre «quando saremo sicuri che siano attuabili») e annuncia un accordo, con il Parco commerciale Clodì, per usufruire di quel parcheggio (che, alla sera, è completamente libero) da cui far partire un bus navetta verso il centro di Chioggia. Quello che, in questi anni, è stato fatto con l'area di Val Da Rio che l'anno prossimo sarà occupata dai bus. In tal modo sarà utilizzabile, per i visitatori, anche il park di Borgo San Giovanni. Non ultimo, forse anche grazie alle rimostranze di una disabile vicentina, riportate dal Gazzettino, «saranno creati dei parcheggi per persone diversamente abili a ridosso del centro storico». Il sindaco pensa anche a «scenografie uniformate per tutti gli stand», citando il caso di uno di questi che ha installato delle luminarie particolari rendendosi "più visibile" degli altri. Oltre agli aspetti logistici, appena citati, e "commerciali" («la Sagra ha fatto lavorare un'intera città»), però, Armelao guarda anche a quelli sociali, sottolineando che questa manifestazione «non deve essere un'agonia per i residenti» e esprime l'intenzione, fin dalla fine dell'estate, di esaminare, insieme agli uffici comunali e agli standisti, il modo di gestire gli afflussi delle persone al centro storico, creando dei "varchi" sorvegliati che forniscano indicazioni ai "foresti" ma, nello stesso tempo, impediscano a chi vuol fare il furbo di addentrarsi nelle zone (compresa la Tombola, in cui ci sono state diverse proteste) che devono essere tutelate. Alcuni disagi, però, in una occasione del genere, sono, sostanzialmente, inevitabili, ci tiene a precisare il sindaco.
LAVORO DI SQUADRA
«Bisogna rispettare i residenti del centro storico e metteremo in atto tutte le misure possibili, lavorando in squadra per ottenere i migliori risultati. Ma non bisogna credere che, per non disturbare troppo, sia possibile chiudere tutto alle otto di sera: questa è una città turistica e le attività devono poter lavorare». Infine Armelao invita a «non denigrare» la Città», e chiede, sì, che le disfunzionalità vengano fatte presenti, ma non vorrebbe che girassero sui social. «Mettete solo cose belle», raccomanda il primo cittadino. Ma sarà difficile che l'invito funzioni.