MESTRE - È arrivato il momento di snocciolare i numeri sulle "cene che fanno quartiere". Sono oltre 4.500 le persone che hanno partecipato, secondo le stime delle associazioni che hanno organizzato i sei appuntamenti all'aperto dal 10 maggio al 22 luglio, per "rafforzare il senso di comunità": nell'unione di una cena, musica, teatro e riflessione in vari spazi di Mestre, Marghera, Zelarino e Chirignago. «Iniziative all'aperto, libere e autofinanziate esordisce Nicola Ianuale, presidente del Gruppo di Lavoro di via Piave -, che hanno saputo trasformare semplici cene in momenti di coesione, riflessione e festa. I luoghi scelti sono spazi urbani simbolici, spesso dimenticati o sottoutilizzati, per una serata restituiti alla cittadinanza. Le cene si sono confermate veri patrimoni ludici della città».
L'EVENTO
Il primo evento, del 10 maggio, è stata organizzato dall'associazione StoriaMestre a Forte Mezzacapo a Zelarino, con 200 persone presenti. «Ha dimostrato come sia possibile incrociare pensieri, appartenenze, modalità e stili diversi spiega Paola Sartori - per alimentare contenuti sull'essere cittadini e avviare un processo di cambiamento». 1.500 sono stati i partecipanti al quinto festival "Teatro fra gli alberi", che si è svolto dal 23 al 25 maggio al parco Montessori di Chirignago, promosso dall'associazione "I Celestini". «Abbiamo coinvolto artisti di rilievo nazionale - dice Sonia Marianni - e costruito rete con associazioni, comitati e realtà del territorio».
COME A BARCELLONA
Il 30 maggio, in occasione della 14. cena di quartiere di via Piave, c'erano 800 persone. «Ci siamo ispirati a quanto organizzavano a Barcellona nelle aree più difficili, in forte cambiamento commenta Ianuale ed è diventata un patrimonio della comunità della nostra città». 1.200 i presenti a "Piraghetto sotto le stelle", il 7 giugno, che giunto alla nona edizione «ogni anno vede aumentare la partecipazione anche da altri quartieri della città», come spiega Stefano Giacomazzi; 500 quelli alla prima cena che si è svolta a Marghera, grazie alle associazioni "Marghera Libera e Pensante" e "Casa di Amadou"; oltre 300 quelli al parco Montessori di Chirignago, lo scorso 22 luglio. «Il successo di queste iniziative ha ispirato nuove adesioni - conclude Ianuale -: oltre agli eventi precedenti sono già in cantiere nuove cene, tra cui una in centro a Mestre, altre in parchi delle città e si sta pianificando un evento collettivo delle cene 2025. Si tratta di un segnale forte di un desiderio ritrovato di ampliare le singole attività territoriali in dialogo e rete con esperienze e tradizioni simili in quartieri e sestieri della città, sostenendosi reciprocamente e progettando insieme».