Appena assunti e subito licenziati: stagionali lasciati a casa dai camping

Martedì 17 Marzo 2020 di Giuseppe Babbo
Appena assunti e subito licenziati: stagionali lasciati a casa dai camping
CAVALLINO - TREPORTI Assunti da poco più due di settimane e poi licenziati. Per colpa del Covid-19. Prime ripercussioni sul lavoro stagionale a causa dell'emergenza coronavirus. Non bastavano le disdette e le prenotazioni congelate: negli ultimi giorni almeno una cinquantina di lavoratori stagionali, tutti assunti da pochissimo (in ogni caso prima dello scoppio dell'emergenza e alla pubblicazione dei vari decreti ministeriali) sono stati licenziati. Con il rinvio delle aperture dei campeggi alla metà di maggio, sono state bloccate tutte le lavorazioni nelle strutture ricettive. 
MANUTENZIONI POSTICIPATE
Impossibile, quindi, lavorare per chi doveva iniziare gli interventi di manutenzione all'interno delle varie strutture. Ma anche per chi doveva occuparsi della gestione delle prenotazioni e di tutta quell'attività propedeutica all'inizio della stagione. Per questo, il timore di molti è che nei prossimi giorni a questi primi licenziamenti ne possano seguire anche altri. Ed è per lo stesso motivo che dalle associazioni di categoria viene ribadita la necessità di un intervento del Governo a sostegno di tutto il comparto turistico. «Tutte le attività spiega Paolo Bertolini, presidente del Consorzio Parco turistico di Cavallino-Treporti si sono adeguate alle decisioni del Governo ed è per questo che le aperture sono state posticipate alla metà di maggio. Come conseguenza di questa situazione sono stati bloccati gli interventi propedeutici per l'inizio della stagione e chi ha assunto i primi lavoratori stagionali è stato costretto a optare per i licenziamenti, anche perché per questo settore ad oggi non ci sono delle forme di sostegno. La volontà delle imprese è quella di garantire gli stessi posti di lavoro dello scorso anno, assumendo chi per ora ha dovuto interrompere il lavoro e quelle persone che sono in attesa di una chiamata. Ci serve il sostegno del governo: non possiamo essere lasciati soli».
CAMPAGNA MIRATA
Per il presidente del Consorzio di Cavallino-Treporti vanno studiati degli ammortizzatori sociali specifici per i lavoratori stagionali «e per quelle figure che erano state assunte prima dell'emergenza e che oggi non possono più lavorare per colpa di questa situazione», sottolinea Bertolini. Lo stesso Parco turistico, in accordo con Assocamping, con le altre categorie ed il Comune di Cavallino Treporti, ha annunciato che non appena sarà terminata la fase di emergenza verrà avviata una campagna promozionale mirata all'Italia. «Il mercato interno aggiunge Bertolini diventerà una risorsa importante, ci muoveremo con estrema attenzione già dal primo momento in cui sarà possibile». Intanto, a ribadire la necessità di un intervento del Governo è anche la sindaca Roberta Nesto, che ha chiesto anche il coinvolgimento di tutta la Conferenza dei sindaci del litorale veneto: «Va salvaguardato il lavoro ribadisce la prima cittadina . Al governo abbiamo chiesto ammortizzatori sociali per i lavoratori turistici, compresa la cassa integrazione, ma anche delle deroghe per l'assegnazione della Naspi: se quest'anno ci sarà una stagione ridotta, chiediamo che nell'assegnazione dell'ex assegno di disoccupazione ci siano delle deroghe, valutando anche la storicità del periodo lavorato da ogni singolo lavoratore». 
 
Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 00:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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