VENEZIA - Non guardano più in faccia nessuno, nemmeno chi ha difficoltà a camminare. La piaga dei borseggiatori sta assumendo una tendenza che ormai rischia di sfociare nell'aggressività.
LA TESTIMONIANZA
L'episodio si è registrato a pochi passi dalle Poste del "salotto buono della città", cioè piazza San Marco: «Ho visto che una persona si avvicinava a un'anziana che camminava col girello: quando lei si è accorta che qualcosa non andava e si è girata, l'uomo le ha tirato una manata sul viso». Un furto che per poco non andava a segno, se non fosse stato per l'intervento del testimone: «Siamo arrivati io e un'altra persona e abbiamo fatto finta di alzare il braccio, lui si è intimorito, mi ha sputato in faccia ed è scappato, a quel punto gli è scivolato di dosso il portafoglio della donna, che le abbiamo subito restituito». Il tutto alla luce del sole, attorno alle 14,30, in una zona molto frequentata, ma anche in un luogo dove c'è la presenza del personale del Comune che dovrebbe fare da deterrente. Il fatto segnala, qualora ce ne fosse bisogno di conferma, che i malviventi operano impuniti, senza paura di nulla e se la prendono anche con i più deboli. Turisti o veneziani non fa differenza: la piaga sta diventando sempre più grande.
I CONSIGLI
Basta sentire i "Cittadini non distratti", che pubblicano quasi quotidianamente su Facebook il vademecum di come potersi difendere e da chi. Persone che cambiano i propri abiti più di una volta al giorno per rendersi meno riconoscibili, che fanno del furto un motivo di vita. «Adesso (ieri pomeriggio alle 15, ndr) ci sono sette borseggiatori attivi tra la linea 1 e la linea 2 di Rialto: si tratta di quattro donne e tre uomini», riferisce uno dei "non distratti". Ma non è tutto: «È sempre peggio, non basta il danno, anche la beffa dell'aggressività», continua il testimone. E poi ci sono gli scatolettisti. È di ieri il video di una signora in abito blu, complice dei bari presenti sul ponte della stazione, che cercava di mettersi davanti a chi stava riprendendo l'attività, bene organizzata, di questi sciacalli. I truffatori, che un tempo si trovavano anche sul ponte della Paglia, ora si vedono più spesso all'Accademia o agli Scalzi. L'ultima "estorsione" riportata dai "Non distratti" riguarda il grano in piazza San Marco: «C'è un piccoletto che arriva nel fine settimana. Ieri (sabato, ndr) ha preso un bambino in gita con la famiglia, gli ha messo in mano alcuni chicchi di grano e ha chiesto venti euro ai genitori, quasi una vera e propria estorsione».