Banchi a rotelle al macero, la preside: «Non li abbiamo mai chiesti»

Martedì 2 Novembre 2021 di Nicola Munaro
I banchi a rotelle e la dirigente Stefania Nociti
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VENEZIA - «La biblioteca della scuola era ridotta una discarica di materiali infiammabili: ho adottato un provvedimento d'urgenza per ragioni di sicurezza, prevenzione e tutela dell'incolumità di circa 1.200 studenti, 105 docenti e 50 dipendenti che frequentano quotidianamente l'istituto». Stefania Nociti è la dirigente scolastica (vulgo, preside) del liceo scientifico Benedetti-Tommaseo di Venezia, la scuola divenuta il campo di battaglia (soprattutto politica) per la foto pubblicata giovedì sui social - e subito esplosa - che immortala una chiatta ormeggiata non distante dalla sede del liceo veneziano mentre un dipendente della ditta di trasporti carica uno dopo l'altro i banchi con le rotelle a disposizione della scuola e pronti a finire al macero. 
Perché quei banchi prendano la strada della discarica, ora è la stessa preside Nociti a spiegarlo: «L'ho fatto per la sicurezza di chi frequenta l'istituto - dice - Erano inutilizzati e, non avendo noi un magazzino in quanto palazzo storico, erano accatastati in biblioteca da mesi, che ho dovuto pure chiudere».


«MAI ACQUISTATI»

Una storia il cui ultimo capitolo è in quella foto (a meno che la Municipalità di Venezia, Murano e Burano riesca a farseli consegnare per recuperali) e che è iniziata quasi per caso, senza un motivo. Il tutto, letto attraverso i documenti ufficiali dello stesso liceo scientifico, fa sorridere pensando anche alle parole dell'ex ministra Lucia Azzolina che aveva proposto di chiedere alle scuole chi avesse ordinato i banchi. Dal Benedetti la risposta è questa: «La nostra scuola non ha mai acquistato né attraverso Consip né mediante altre procedure i 40 banchi a rotelle oggetto della polemica - spiega la preside Nociti - Esattamente il 21 luglio 2020 è stato compilato un form con cui il Benedetti-Tommaseo chiedeva 60 sedie con la ribaltina (quelle sedute singole da sale conferenza, ndr) e 320 banchi tradizionali 50×60x71 che non sono mai stati consegnati. Il tutto è debitamente documentato agli atti». 
Nella sua ricostruzione la dirigente, insediata al Benedetti-Tommaseo l'1 settembre 2020, quindi dopo la compilazione del form, spiega come le consegne siano state diverse da quanto ordinato. 
Il 19 novembre 2020, con gli studenti in didattica a distanza dal 3 novembre, «sono stati scaricati dagli operai e montati all'aperto nella calle i famigerati 40 banchi a rotelle privi di imballaggio, di documenti di accompagnamento e di scheda tecnica. Non si è potuto pertanto procedere ad inventariarli», aggiunge Nociti. Delle ribaltine? Nemmeno l'ombra. 
L'1 febbraio 2021 la Regione Veneto li boccia dichiarandoli non ergonomici.

Il 3 febbraio, sempre la Regione, chiede alle scuole le dotazioni e l'uso dei banchi: «Abbiamo dichiarato di possederne 40 e di utilizzarne 0» è la risposta del Benedetti. «Da noi i banchi a rotelle sono rimasti inutilizzati perché, come confermato da una prova effettuata su una classe nel settembre 21, erano troppo ingombranti e più larghi dei banchi monoposto 50x70, oltre che scomodi - continua la dirigente - La biblioteca del liceo si era trasformata in una specie di discarica, i banchi a rotelle ostruivano l'uscita di sicurezza. Sarebbe bastato un piccolo evento accidentale a provocare un disastro». Così, dopo richieste al ministero di ritirarli e offerte cadute nel vuoto, la decisione di mandare al macero quei banchi mai usati. Né mai ordinati.

Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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