VENEZIA - Ci sono due bambini, entrambi alunni delle scuole primarie, positivi al Covid e sintomatici, tanto che già il primo giorno di scuola la loro classe è giocoforza finita in Dad, la didattica a distanza, come prescritto dai protocolli.
ISOLAMENTO
Trattandosi di bambini sotto i 12 anni e quindi del tutto esclusi dalla vaccinazione, l’isolamento dovrà durare 10 giorni, trascorsi i quali sarà ripetuto il test con l’auspicio che arrivi il via libera per un pronto ritorno in aula per cominciare effettivamente le lezioni in presenza. Nel frattempo, di scuola, vaccini e Green pass ha parlato anche il patriarca Francesco Moraglia, ieri e lunedì, nella due giorni di assemblea d’inizio anno pastorale con tutti i vescovi del Nordest, a Borca di Cadore, nel bellunese. Di fatto è stata confermata la linea dettata l’8 settembre dalla Conferenza episcopale italiana nel documento “Curare le relazioni al tempo della ripresa”. La sostanza è che non c’è obbligo di certificazione verde per partecipare alla Messa o alla vita parrocchiale e, pertanto, non ci saranno controlli alle porte delle chiese e negli oratori.
LA CHIESA E I VACCINI
Tuttavia la vaccinazione è caldamente raccomandata ai sacerdoti, ai diaconi e a tutti gli operatori pastorali coinvolti in attività che siano caratterizzate da maggior rischio di contagi: ministri straordinari della comunione, persone impegnate sul fronte della carità, catechisti, educatori, volontari, coristi e cantori. Ciò non toglie che possano esserci dei parroci che, per una maggior sicurezza di tutti, decidano che non tanto per la Messa, sempre aperta a tutti a posti contingentati nell’assetto già in essere da mesi, quanto in altro tipo di incontri o attività, in canonica o in patronato, sia necessario il Green pass. A Carpenedo, per esempio, don Gianni Antoniazzi ha già annunciato che nei Centri don Vecchi, che non sono residenze sanitarie, ma condomini protetti per anziani autosufficienti, chi è senza certificato non può partecipare alla vita comune delle strutture. E la stessa stretta dovrebbe essere applicata anche alle attività parrocchiali. Altri sacerdoti starebbero pensando di fare altrettanto.
IL PATRIARCA E LA SCUOLA
Intanto, da Moraglia e i vescovi è giunto anche un messaggio di incoraggiamento e di vicinanza alla scuola per la sua ripartenza in presenza. “È un momento importante e delicato: apre a fiducia e speranza, ma richiede responsabilità e molte attenzioni - nel rispetto della salute di tutti - per trascorrere in sicurezza e tranquillità l’anno scolastico che prende il via. Il nuovo anno sia l’occasione in cui si torna a sperimentare la bellezza di incontrarsi e riconoscersi nel tempo prezioso della scuola, dell’educazione e della formazione alla vita”. Concludendo: «Carissimi alunni ed insegnanti, dirigenti e operatori scolastici, care famiglie, raccogliamo con impegno la grande opportunità che ci viene offerta. Sentitevi accompagnati e sorretti dalla nostra stima, vicinanza e preghiera come anche dalle nostre comunità. E vi incoraggiamo, in particolare, ad operare bene insieme e a ravvivare quel patto educativo che - riunendo forze, energie, risorse e sentimenti di tanti - ci può rendere tutti migliori. Buon anno scolastico a tutti».