MESTRE - Preso al collo e scaraventato violentemente contro un tavolo, finendo poi a terra battendo la testa, solo perché aveva rifiutato di dargli una sigaretta dopo che gli aveva già offerto da bere. È bastato solo questo per scatenare la furia di un venticinquenne nei confronti di un anziano, ferito al volto, all’interno del bar “Alla chiesa” di via Rio Cimetto, tra la Miranese e la Gazzera (a lato della chiesa di Santa Barbara), con l’aggressore riuscito a fuggire dopo aver picchiato e minacciato un altro anziano fuori dal locale.
Tutto è avvenuto ieri mattina, poco prima delle 10, con l’arrivo sul posto di tre auto dei carabinieri e dell’ambulanza della vicina Croce Verde che ha curato l’anziano, residente in zona. «Mi aveva chiesto se gli offrivo da bere, e gli avevo pagato un bicchiere» racconterà qualche ora dopo l’anziano vittima dell’aggressione.
SANGUINANTE
L’anziano, sanguinante, riesce a tirarsi su ed esce dal bar per sedersi all’esterno. È qui che interviene in altro anziano cliente del locale che si piazza davanti al venticinquenne: «Gli ho detto se non si vergognava a prendersela con una persona di quella età - racconta -, ma quel giovane, per tutta risposta, mi ha minacciato di morte, mi ha tirato una sberla fortissima e poi è fuggito. Appena mi sono ripreso dal colpo non ho perso altro tempo: ho chiamato i carabinieri e i soccorsi».
Carabinieri che sono arrivati pochi minuti dopo, partendo dalla caserma di via Miranese, assieme all’ambulanza della Croce verde che ha curato la ferita dell’anziano (che ha rifiutato di essere accompagnato al Pronto soccorso), accompagnandolo poi a casa. I militari hanno quindi sentito l’aggredito e, uno dopo l’altro, gestori del bar e testimoni secondo i quali, a quanto pare, il venticinquenne si sarebbe allontanato con un personaggio già conosciuto da queste parti.
CONTROLLI
Del resto il bar “Alla chiesa” è stato in passato controllato a più riprese da polizia, carabinieri e polizia locale perché, tra i tanti anziani e giovani che lo frequentano dalla mattina a tarda sera, qualche cliente non proprio raccomandabile era stato già segnalato. Ne sanno qualcosa gli abitanti della zona che, pur riconoscendo che un bar rappresenta comunque un punto di riferimento e di “vita” per una comunità, avrebbero notato atteggiamenti eccessivi da parte di alcuni clienti che alzano volentieri il gomito. E anche la parrocchia, negli orari in cui non c’è messa, è costretta a tener chiusa la cancellata laterale per evitare gli ingressi di chi vuole smaltire la sbornia. «Vuole scrivere sul giornale? Perché scrivere sul giornale? - si fa largo il gestore cinese per liberare i tavolini esterni dai calici svuotati a metà mattina - Qui non è successo niente, non abbiamo visto niente. Qui tutto tranquillo». Più o meno.