«Salvato da quei ragazzi bengalesi», parla il tassista aggredito a Piazzale Roma

Martedì 1 Agosto 2023 di Davide Tamiello
Tassista aggredito a Piazzale Roma

VENEZIA - «Quei ragazzi bengalesi sono venuti in mio aiuto. Vorrei ringraziarli per quello che hanno fatto, senza di loro non so come sarebbe finita». M.G., moglianese di 53 anni, è il tassista della società Radio Taxi di Mestre che, sabato notte, si è trovato nel bel mezzo di una furibonda rissa a piazzale Roma terminata con tre accoltellati e tre arresti per tentato omicidio. «Sono arrivato verso le 4 del mattino - racconta - con un cliente dal Casinò, dovevo aspettare una coppia di turisti che aveva prenotato il taxi per andare in aeroporto. Stavo facendo la ricevuto quando uno di quei tunisini è salito a bordo. Era completamente ubriaco, aveva due bottiglie di birra in mano. Gli ho spiegato che non funziona così, che avevo già una chiamata prenotata. Lui mi ha risposto con arroganza: "Non mi interessa un c..., questo è il mio Taxi adesso"». Il 53enne, allora, l'ha fatto scendere a forza. «A quel punto ne è arrivato un secondo. Mi hanno buttato addosso della birra, e sono rimasti lì. Li tenevo d'occhio, quando sono arrivati i clienti ho iniziato a caricare le valigie. Mentre ero girato, di schiena, mi hanno aggredito. Uno mi ha colpito con dei pugni alla schiena e alla testa. Mi sono difeso, ma erano in due. Fortunatamente sono arrivati quei ragazzi bengalesi e anche dei turisti che hanno chiesto cosa stesse succedendo. Mi hanno difeso, io sono riuscito così a salire in taxi e a ripartire. In quel momento ho avvertito le forze dell'ordine, non ho visto cos'è successo dopo. Quando sono tornato a piazzale Roma ho visto l'ambulanza e mi hanno raccontato che quelli che mi avevano aggredito erano stati accoltellati. È successo tutto in pochi minuti, la pioggia, le botte, una cosa da non credere». Anche M.G. ha riportato delle lesioni. «Ho un occhio nero, ferite un po' ovunque, oggi (ieri, ndr) andrò in pronto soccorso e poi sporgerò denuncia».

ALLARME SICUREZZA
La situazione di piazzale Roma, però, preoccupa chi deve frequentarlo a qualunque ora per lavoro. «È una terra di nessuno. È a due passi dalla questura, eppure qui la notte non c'è nessun presidio: per noi tassisti è un inferno. Quel tunisino, quello che mi era entrato in auto, l'avevamo già visto. Bazzica qui spesso, è quasi sempre completamente ubriaco». Quella che è a tutti gli effetti la porta d'ingresso di Venezia a detta degli operatori quindi diventa, dopo una certa ora, un luogo decisamente poco sicuro. «Di giorno ci sono i vigili - continua - e c'è movimento, ma di notte questa è una giungla. L'altra notte ero da solo, ero l'unico tassista, fatalità, di tutto il piazzale. Mi sono trovato circondato e in balia di quei balordi, con solo dei passanti a darmi una mano. Chiediamo da anni che ci sia un maggior controllo, quella è una zona che dovrebbe essere presidiata 24 ore su 24, per la sicurezza di viaggiatori, lavoratori, turisti e pendolari».
 

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