Tir bloccati in autostrada, l’Austria chiude tutto e allarga i divieti: commercio friulano in crisi

Venerdì 1 Marzo 2024 di Marco Agrusti
Una coda di camion

L’Austria non molla. Anzi, raddoppia. E per il Friuli Venezia Giulia, considerando anche la batosta non di certo alle spalle che ha colpito il porto di Trieste, è una tempesta perfetta. Il governo di Vienna, infatti, non solo ha fatto spallucce di fronte alle pressioni fatte recapitare dall’esecutivo Meloni per il tramite del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Ha addirittura inasprito il regime delle chiusure dedicate ai mezzi pesanti stranieri durante i fine settimana, stoppando in alcune fasce orarie l’intera autostrada dei Tauri tra Villach e Salisburgo e non solamente il tratto compreso tra i due tunnel a pagamento.

Un atteggiamento e una decisione che penalizzano soprattutto i traffici da e verso la nostra regione.

Austria-Italia, autostrada bloccata: perché?

Le cose stanno così: a gennaio il governo austriaco aveva comunicato importanti limitazioni alla circolazione dei veicoli commerciali su un tratto dell’autostrada A10 dei Tauri, che rappresenta la principale via di collegamento tra il Friuli Venezia Giulia con l’Europa centrale. Altre e più intense restrizioni continuano a riguardare l’asse del Brennero. Ora le autorità austriache hanno esteso il divieto a Nord fino a Salisburgo a Sud fino a Villaco. Le limitazioni consistono nel divieto di circolazione dei veicoli di massa superiore alle 7,5 tonnellate dalle 13 e alle 19 del venerdì e dalle 7 alle 15 del sabato. Dalle 15 del sabato scatta, poi, il generale blocco della circolazione per i mezzi pesanti sull’intera rete autostradale austriaca fino alle 22 di domenica. Queste preclusioni, iniziate il 26 gennaio, proseguiranno fino al 30 marzo con lo scopo dichiarato di agevolare i lavori di manutenzione alla rete autostradale.

«Le chiusure hanno creato non pochi problemi tra gli operatori del settore dei trasporti - è la nota di Confapi -. Ma i danni riguardano l’intero apparato produttivo del Friuli Venezia Giulia per i rallentamenti e i fermi nella circolazione delle merci sia in uscita che in ingresso». In merito, Denis Durisotto, capogruppo trasporti e logistica di Confapi Fvg, rileva che «il settore dei trasporti sta già vivendo un periodo particolarmente complesso dovuto alle crisi internazionali e questi disagi alla circolazione, del tutto evitabili, poiché legati a interventi manutentivi pianificati e annunciabili per tempo, non fanno che complicare ulteriormente la situazione. A tale riguardo - fa presente – «della prima chiusura si è venuti a conoscenza solo il giorno precedente». Prosegue Durisotto, «proprio a causa delle precedenti limitazioni del Brennero, parti del trasporto su gomma diretto in Germania, avevano scelto il valico di Tarvisio. Ora, con quest’ultimo diniego, si allungano i tempi del trasporto delle merci verso l’Europa centrale a nocumento delle imprese di trasporto ma anche delle imprese manifatturiere la cui attività è saldamente legata al sistema produttivo tedesco e ad altri Paesi dell’Europa centrale».

In ultimo Durisotto auspica che le rimostranze del nostro governo verso quello austriaco disincentivino lo stabilizzarsi dei divieti, e portino, in tempi brevi, a una soluzione del problema, anche promuovendo l’avvio in sede europea di una procedura di infrazione contro Vienna; cosa di cui Confapi Fvg si è fatta parte attiva in sede nazionale.

Autotrasporto

Il tutto in un clima non di certo positivo per quanto riguarda il settore dell’autotrasporto della nostra regione. Alle difficoltà logistiche, infatti, si aggiungono anche le ripercussioni generate dall’ennesimo aumento del prezzo di carburante. Anche ieri, ad esempio, il gasolio non è mai sceso al di sotto dell’euro e 85 centesimi al litro sulla rete stradale ordinaria, mentre si è arrivati a superare abbondantemente i due euro al litro per il pieno in autostrada.

Ultimo aggiornamento: 17:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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