Senza corrente, gas, fogna, acqua,
deve pagare 600 euro: «Chiudo»

Mercoledì 19 Ottobre 2016 di Paola Treppo
Demetrio Giudice con i bollettini delle tasse
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LUSEVERA (Udine) - «Non ho nessun servizio: né la rete dell'acqua, né un palo della luce, quindi niente illuminazione. Non ho la rete della fogna, per cui ho un fondo nero, che me lo pulisco da solo; non ho la corrente elettrica, per cui uso un generatore. La strada di accesso me la metto a posto da solo anche se non è mia. Così come taglio l'erba al bordo della carreggiata, perché ci non cresca una foresta. Qui nessuno viene a raccogliere le immondizie, per quelle poche che faccio, perché alla fine è tutto verde e lo butto in concimaia. Eppure il Comune mi manda, in 24 mesi, più di 600 euro da pagare, di tasse per i rifiuti; io non li guadagno neanche, 300 euro all'anno, con due tagli di vino. Se questa è la tassa, per non avere nessun servizio, devo chiudere, e quei soldi lì non li pago, Ma in che paese viviamo?».

Demetrio Giudice, 66 anni, boscaiolo, residente a Pavia di Udine con la moglie, da circa 2 anni e mezzo ha aperto un piccolissimo "agriturismo" nei boschi di Vedronza, a Lusevera, in Alta Val Torre; in valle taglia la legna e ha deciso di sistemare un vano del capannone per farne una fraschetta: «Per accogliere la gente del paese, nei fine settimana, tutto l'anno - dice -; è una cosa che abbiamo fatto io mia moglie, per la comunità e per non stare con le mani in mano. Siamo aperti in estate e in inverno e alla gente fa piacere, siamo un punto di riferimento. In particolare la domenica, quando in paese è aperto solo un bar, a Villanova delle Grotte, in piazza. Sono andato a chiedere in Comune come mai tanti soldi. Mi hanno detto che è così e basta, che i rifiuti li devo pagare anche se me li mangio. Ma che vuol dire? E poi mi dicono perché mai non ho chiesto i servizi: luce, gas, acqua, fogna. E se non ci sono devo chiedere io? Sono molto amareggiato e arrabbiato».

La fraschetta di Demetrio è di fatto una stanza con un bancone e tre tavolini. D'estate ci si può sedere fuori, vicino al trattore e al deposito degli attrezzi; si trova nel bosco ma è di facile accesso. «Non ho nessun servizio ma non è che mi son mai lamentato per questo: ho fatto da solo ogni cosa, per essere autonomo, senza creare disagi o problemi a qualcuno. Perchè la vita in valle non è facile per nessuno. Volevo creare un luogo di incontro ma se vengo tartassato in questo modo dovrò chiudere per forza. Non ci sto con due bicchieri di vino e una fetta di salame». 

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