Sanità nel caos: straordinari non pagati, dopo gli infermieri anche gli anestesiti bloccano le prestazioni extra

Mercoledì 26 Ottobre 2022 di Camilla De Mori
Una sala operatoria

UDINE - Anche i medici, come gli infermieri, chiedono certezze sul pagamento delle tante ore extra prestate negli scorsi mesi. Tanto che ora anche gli anestesisti che lavorano nelle sale operatorie di AsuFc si starebbero rifiutando di fare prestazioni aggiuntive finché non ci sarà chiarezza.
A dirlo è Stefano Bressan (Uil Fpl), che già aveva lanciato l'allarme per i dipendenti del comparto delle sale operatorie, che si stavano «rifiutando di svolgere altre prestazioni extra per l'abbattimento delle liste d'attesa scoraggiati dal fatto che i pagamenti siano stati erogati con diversi mesi di ritardo o, in alcuni casi, non sono mai arrivati». «Anche gli anestesisti - aggiunge Bressan - che lavorano nelle sale si stanno rifiutando di fare prestazioni aggiuntive finché non avranno contezza dei pagamenti».

IL NODO FONDI
Nessun accordo ieri fra Asufc e i sindacati sul come pagare le ore extra già sostenute dai medici. «Mancano 2 milioni per pagare le ore extra. La direzione aziendale - sostiene Bressan - ha nuovamente proposto di utilizzare il fondo del direttore generale, usufruendo di una quota che andrebbe però a sottrarre i fondi che potrebbero invece essere distribuiti a tutto il personale per altri fini. Noi contestiamo l'utilizzo di questi soldi, che devono essere spesi per dare qualcosa a tutto il personale della dirigenza medica, anche per arginare la fuga dei camici bianchi. Attendiamo il 17 novembre una proposta diversa».
Giulio Andolfato (Cimo) parla di «un nulla di fatto. I sindacati della dirigenza medica, dalla Cgil alla Cimo, dall'Anaao all'Aaroi, hanno ribadito il fatto che le ore extra vanno retribuite secondo l'accordo di maggio, invece l'azienda pretenderebbe di retribuire una parte anche considerevole, si è parlato di 2 milioni, usando i fondi dei medici, che invece dovrebbero essere usati per lavorare meglio. Una situazione inconciliabile. Io credo che alla fine arriveremo anche a 3-3,5 milioni. Già l'anno scorso ribadimmo che non si poteva andare avanti con questo sistema, ci dissero che avremmo fatto l'accordo. Ma una volta raggiunto l'accordo, non lo hanno applicato».
Massimiliano Tosto, con Riccardo Lucis (Anaao) assicura che «i sindacati sono aperti al dialogo. Sono state chieste tante ore extra ai medici per la carenza di organico. L'Anaao propone di utilizzare tutte le norme nazionali vigenti, per rastrellare i fondi per pagare queste ore già lavorate. L'alternativa è quella di attingere al bilancio o di battere cassa in Regione. Chiediamo di approfondire le alternative. Rimaniamo a disposizione per proposte concrete, anche con l'obiettivo di frenare l'emorragia di personale». Il direttore generale di AsuFc Denis Caporale, per parte sua, assicura che «i 2 milioni ci sono»

 

Ultimo aggiornamento: 13:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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