Calore dall'Abs, ok al progetto per recuperare l'energia dispersa dai forni e dare corrente a una zona di Udine

Mercoledì 22 Febbraio 2023 di Alessia Pilotto
Calore dall'Abs, ok al progetto per recuperare l'energia dispersa dai forni e dare corrente a una zona di Udine

UDINE - Ora il progetto c'è e si cercano i finanziamenti: il piano per recuperare calore dall'Abs e utilizzarlo per una rete di teleriscaldamento a Udine Sud si fa più vicino.

La giunta, infatti, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica: serviranno 81,8 milioni che il Comune di Udine, che ha partecipato al bando "Heat 35" assieme ad altri Paesi come la Slovenia, punta a reperire anche in Europa.


I DETTAGLI
«È un progetto innovativo e importante ha spiegato il sindaco Pietro Fontanini, grande sostenitore dell'iniziativa -, soprattutto ora che si parla di risparmio energetico. È un piano unico: nessuno in Italia sfrutta il recupero del calore da un impianto siderurgico per il teleriscaldamento e una simile operazione dà nuove prospettive anche a chi costruisce le stesse industrie siderurgiche».
La relazione della Ibis Engineering che ha redatto il progetto prevede una rete di teleriscaldamento con la copertura di utenze attive della città di Udine e nelle zone vicine ai confini con Pradamano e Pozzuolo; secondo lo studio alla base del progetto, la potenza termica recuperabile dai processi di lavorazione dell'acciaieria è di 25-30 megawatt che vengono attualmente dispersi. Lo scenario ipotizzato di sviluppo della rete chiamato "Smart grind invernale" è costituito dal bacino cittadino (pubblico e privato) da 100 MWth (134mila mwh/anno serviti) che si estende dall'Abs fino alla zona centrale della città, integrato con l'allacciamento alla già esistente rete di teleriscaldamento servita dalla centrale dell'ospedale (rete "Aton") che fornisce 25 MWth, un allacciamento che aumenterebbe le prestazioni energetiche, economiche e ambientali del 20 per cento (ma c'è anche uno scenario che prevede l'ampliamento fino al polo Città Fiera). Il piano prevede quindi una estensione della rete di 46,95 chilometri con un teleriscaldamento che potrebbe servire 714 utenze pubbliche (di cui 42 del Comune e 16 dell'Edr) e private, per un volume indicativo riscaldato di 4.700.000 metri cubi. Per chi si allacciasse a questa rete, il risparmio sarebbe di almeno il 30 per cento con un valore complessivo di 5,7 milioni di euro. Dal punto di vista ambientale, invece, il teleriscaldamento con il calore dell'Abs ridurrebbe dell'80 per cento il consumo di metano e l'emissione di CO2 (20.500 tonnellate in meno all'anno). Sempre secondo la relazione, la concessione di un'opera come questa dovrebbe avere durata di 25-30 anni con tempi di ritorno per l'investitore di circa 6-8 anni.


CENTRI ESTIVI
La giunta ha dato il via libera anche all'organizzazione dei centri estivi comunali: per i bimbi dai 3 ai 6 anni, nel 2023 saranno attivati quattro centri con un numero complessivo di 450 posti disponibili (su quattro turni alle scuole Marco Volpe, Baldasseria Media, Zambelli e Primo Maggio). Per la fascia dai 6 agli 11 anni, i centri saranno 5 per 900 posti (sempre su 4 turni, più 2 pre-turni in alcune sedi, alla Nievo, alla San Domenico, alla Pellico e alla Girardini). Tutti i tre hanno un orario giornaliero dalle 7.45 alle 16.15 e un calendario bisettimanale dal lunedì al venerdì; ogni turno prevede dieci giorni di frequenza. Infine, confermato anche il Summer play camp per i ragazzini dagli 11 ai 14 anni con sette turni (da 5 giorni di frequenza) e un totale di 315 posti.


VARIE
Nella stessa seduta, è stato approvato il progetto definitivo per la sistemazione del Parco Ambrosoli, con un investimento di 300mila euro. Infine, la giunta ha dato il via libera alle linee di indirizzo dell'integrazione tra Cafc e Acquedotto Poiana, in vista del gestore unico. Il percorso sarà portato avanti in due passaggi: il primo che vede il conferimento, da parte dei singoli Comuni soci di Acquedotto Poiana del 51% delle proprie azioni in Cafc e il secondo con la fusione per incorporazione di Poiana nel Consorzio con efficacia dal primo gennaio 2034.
 

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