Pronto soccorso, a Udine debuttano i gettonisti. «Pronti i medici»

Sabato 24 Giugno 2023 di Camilla De Mori
Pronto soccorso, a Udine debuttano i gettonisti. «Pronti i medici»

UDINE - È (quasi) arrivato il gran giorno del debutto del servizio dedicato ai casi meno gravi che accedono al Pronto soccorso di Udine, affidato in appalto per sei mesi, per un canone mensile di 66.240 euro, ad Amaltea società cooperativa sociale, una coop vercellese già nota nel settore, che di norma si affida a medici liberi professionisti a partita Iva per garantire analoghe attività, che offre in diverse parti d'Italia, dal Piemonte alla Sicilia.
Il conto alla rovescia è iniziato. All'inizio della prossima settimana il servizio esternalizzato per i cosiddetti codici minori decollerà anche nel capoluogo friulano, ma già la cooperativa ha avuto modo di confrontarsi con il responsabile del Pronto soccorso di Udine Mario Calci, che ha anche il ruolo di direttore dell'esecuzione del contratto per il servizio in appalto.

Come spiega infatti il legale di Amaltea società cooperativa sociale, avvocato Giuseppe Fiore, «il presidente (Patrizia Piantavigna ndr) si è recata personalmente in ospedale. In concertazione con il primario hanno iniziato una collaborazione nell'interesse della vostra comunità». Pronti a indossare il camice per rendersi utili al Pronto soccorso udinese anche una schiera di professionisti. «Abbiamo già indicato tutti i medici e turni da coprire con medici con comprovata esperienza professionale», assicura il legale. La società vercellese è già "navigata" per il sostegno chiavi in mano fornito con camici bianchi "gettonisti" a reparti di emergenza di diversi ospedali: da Novi Ligure ad Alessandria, da Vercelli alla Sicilia. A Udine ha ottenuto l'appalto con un'offerta (calcolata sui 12 mesi) di 397.440 euro, il che si traduce in un canone mensile di 66.240 euro. L'importo massimo stimato a base d'asta era di 437.050 euro. Amaltea ha raggiunto il punteggio tecnico più alto rispetto alle altre quattro realtà in lizza.


LA SOCIETÀ
La società, costituita ad ottobre del 2020, conta alcune unità locali in alcune sedi in cui opera a Vercelli, Novi Ligure, Tortona e Alessandria. Tre gli amministratori: oltre alla presidente Piantavigna, membro del Cda è suo marito Giuseppe Cannata, già direttore dal 1999 al 2012 del servizio emergenza territoriale 118 Asl Vercelli, mentre vicepresidente è Guglielmo La Mantia, con un passato da consigliere comunale nelle fila di FdI. Lo stesso Cannata ha un curriculum politico non trascurabile: in precedenza consigliere comunale di Fratelli d'Italia (e per un periodo vicepresidente di quell'assemblea cittadina) a Vercelli, attualmente è consigliere di Forza Italia. Nel 2018 il suo nome fu accostato alla bufera che si scatenò su un suo post su lesbiche e gay su Facebook (un commento a un intervento sulle famiglie arcobaleno di un senatore della Lega). Ma poi la vicenda, come ha avuto modo di precisare in precedenza l'avvocato Fiore, che ha assistito Cannata in quell'occasione, «si è ridimensionata a una semplice diffamazione. Il tutto si è concluso con una multa», dopo il patteggiamento.
 

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