Omicidio Pantianicco, le indagini: casa ancora sotto sequestro, sentito il figlio Gabriele

Perquisita nuovamente l'abitazione di Benita Gasparini. Si indaga sulla quotidianità e sulle frequentazioni

Domenica 30 Luglio 2023
Omicidio Pantianicco, le indagini: casa ancora sotto sequestro, sentito il figlio Gabriele

MERETO DI TOMBA - Il giorno dopo l'addio a Benita Gasparini, l'89enne uccisa con due coltellate alla schiena nella sua abitazione di Pantianicco, i carabinieri del Nucleo investigativo di Udine tornano nella frazione di Mereto.
Nella giornata di ieri l'attività si è concentrata nella casa in cui l'anziana viveva con il figlio Gabriele Cisilino, dopodiché lo stesso è stato convocato in caserma a Udine e sentito per diverse ore alla presenza del sostituto procuratore Letizia Puppa.


ORE DELICATE

Il figlio di Benita Gasparini è stato congedato verso le 17. Ma è alle 7.30 che i carabinieri sono andati a cercarlo dalla sorella Roberta, dove è ospite perché la casa di via Percoto è ancora sotto sequestro, tranne per quanto riguarda le pertinenze che sono invece tornate nella disponibilità della famiglia.
I carabinieri hanno eseguito una perquisizione alla sua presenza. Si sono concentrati su alcune buste che contengono dei documenti e che sono state sequestrati. In tal senso il decreto di sequestro è stato notificato all'avvocato Piergiorgio Bertoli verso le 13. È un passaggio che l'associazione "I nostri diritti", che tutela le vittime di reato e dà supporto anche ai figli di Benita Gasparini, non ha gradito.
Gabriele Cisilino è stato poi sentito per ore in caserma al comando provinciale dei carabinieri di Udine come persona informata sui fatti, pertanto senza la necessità che fosse assistito da un legale.
Il giorno del delitto era a Padova, dove doveva sottoporsi a delle cure, ed era ospite di una nipote, già sentita al riguardo dai carabinieri. L'attenzione degli investigatori si è concentrata sulla quotidianità di madre e figlio, ma anche sulle persone che frequentavano l'abitazione con una certa regolarità, magari per farsi dare un po' di uova o qualche ortaggio.
Persone che sicuramente sapevano che Gabriele in quei giorni era assente e potevano anche sapere che nonna Benita aveva prelevato mille euro all'ufficio postale perché doveva fare un regolo a uno dei nipoti.

Dal cassetto in cui erano stati riposti i soldi, è sparita la busta che conteneva 930 euro.

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LE INDAGINI

L'avvocato Piergiorgio Bertoli, rappresentante dell'associazione "I nostri diritti" che in questi giorni difficili sta tutelando anche la posizione di Gabriele Cisilino, ieri ha descritto il figlio di Benita Gasparini come «molto provato dopo le ore passate al comando provinciale dei carabinieri».
Lo stesso Bertoli aveva chiesto il dissequestro completo dell'abitazione di Pantianicco, che però non è stato disposto. Evidentemente la Procura di Udine voleva acquisire altri elementi utili alle indagini, per avvicinarsi alla verità sulla morte violenta dell'89enne.
Un supplemento di indagini confermato dalla perquisizione effettuata ieri mattina nella casa in cui viveva Benita Gasparini e nella quale ancora non può rientrare il figlio Gabriele Cisilino, che attualmente vive da una delle sorelle.

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