Una escursionista di Caporetto, colta dal buio durante la salita al Monte Matajur, è stata soccorsa e portata in salvo nelle prime ore del mattino. L'allarme è stato dato intorno alle 23 dalla vicina di casa della donna che non l'aveva vista rientrare e che sapeva che l'amica voleva raggiungere la cima del Monte Matajur. L'allerta è partita dalla polizia slovena e attraverso i carabinieri è passata a catena alle squadre di soccorso del Soccorso Alpino (sloveno e italiano), della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco che si sono coordinati facendo campo base al valico di Stupizza.
Le ricerche della donna hanno interessato i diversi versanti di salita alla montagna e al ritrovamento della sua bicicletta si sono concentrate lungo la cosiddetta via di Palma, che si inerpica lungo il ripido e impervio versante ovest.
Le squadre di soccorso, composte da sette tecnici del Soccorso Alpino, due soccorritori della Guardia di Finanza e due Vigili del Fuoco che hanno collaborato alle ricerche, si sono divise in due percorrendo in parte la via di Palma dal basso (dal valico di Stupizza) e dall'alto (dal Rifugio Pelizzo). Intorno alle due del mattino i soccorritori hanno sentito la donna rispondere ai loro richiami e l'hanno individuata. L'escursionista è stata ritrovata sana e salva, tranquilla ma molto infreddolita ad una quota di 1150 metri di altitudine dove, colta dal buio, aveva deciso di fermarsi e attendere la luce per concludere il percorso.
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