Alle laureate duecento euro in meno rispetto ai colleghi uomini

Martedì 7 Settembre 2021 di Camilla De Mori
Ecco i livelli di retribuzione delle donne
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UDINE - Il peso della pandemia ha lasciato il segno sul tasso di occupazione dei laureati magistrali dell'ateneo friulano, ma non sembra aver inciso troppo sulle loro retribuzioni.

Resta invece ancora un gap non irrisorio fra l'essere dottori o dottoresse, con una facilità decisamente maggiore per i primi di trovare un posto fisso in tempi più brevi, e, soprattutto, meglio pagato. Sono alcuni degli elementi che emergono dal confronto (su dati del Career center dell'ateneo di Udine e statistiche Almalaurea) fra i laureati usciti dal percorso biennale specialistico dell'Università friulana e quelli della media italiana, con un raffronto sugli ultimi tre anni.

OCCUPAZIONE

Nel 2020 all'Università di Udine i laureati magistrali sono stati 716 (erano 796 l'anno prima e 748 nel 2018), di cui il 51,1% uomini e il 48,9% donne. Voto medio alla laurea alto, in linea con quello nazionale (107 contro 107,7), età non bassissima (27,2 anni in linea con i 27,4 della media italiana). Nel 2020, l'anno nerissimo del covid, il tasso di disoccupazione medio fra i laureati magistrali dell'ateneo friulano è salito di due punti percentuali, passando dal 3% del 2019 al 5,2% (nel 2018 era al 4,5%), che è comunque più basso del 7,9% registrato a livello italiano. Il genere purtroppo fa ancora la differenza. Gli occupati dopo la laurea all'ateneo friulano erano il 91,5% fra gli uomini (contro il 90,4% a livello nazionale) e solo l'87,7% fra le donne (comunque in miglioramento rispetto all'84,7% del 2019 e al di sopra della media nazionale 2020 che era dell'82,8%). Colpisce poi che il lavoro autonomo sia più diffuso fra i laureati friulani (nel 2020 ha riguardato il 15,2%, in crescita rispetto al 10,7% del 2019 e all'11,9% del 2018) rispetto alla media nazionale (nel 2020 era del 12,2%). Più bassa della media italiana la frequenza del posto fisso (46,6% nel 2020 fra i laureati friulani, in crescita rispetto al 44,3% dell'anno prima). Fra gli altri rapporti lavorativi, i contratti formativi (10,5%) e i cosiddetti lavori non standard (i contratti atipici, 21,8%, comunque in calo rispetto al 26,8% del 2019). Senza contratto lo 0,5%.

L'ATENEO

«Uno dei parametri più importanti per un ateneo - commenta Marco Sartor, delegato del rettore dell'Università di Udine al Placement e rapporti con le imprese - è il tasso di disoccupazione. L'Università alla fine è un mezzo e le persone fanno questo tipo di scelta perché ambiscono ad un percorso professionale di una certa portata. Avere un tasso di disoccupazione che oscilla fra il 3 e il 5 per cento è veramente un risultato eccellente, soprattutto se confrontato con il dato nazionale. I compensi sono in linea con i livelli italiani. L'85 per cento degli ex allievi, va detto, si ferma sul territorio a lavorare: vuol dire che offriamo un servizio a questo contesto». Secondo le elaborazioni del Career center, infatti, i laureati friulani nel 2020 nell'83,8 per cento dei casi hanno trovato lavoro nel Nordest (era l'87,8% nel 2019 e l'85,8% nel 2018), contro il 23,1 per cento del tasso nazionale. Non indifferente, poi, che il 6,4% dei dottori friulani scelga di lavorare all'estero (in crescita rispetto al 5,8% del 2019), oltre un punto percentuale in più rispetto alla media italiana del 5,2%. Un lascito, in qualche modo, dell'essere figli di un territorio di confine.
Non lascia indifferenti il fatto che otto laureati su dieci in Friuli scelgano il settore privato per lavorare (81,1% nel 2020, un punto in più del 2019), mentre a livello italiano la percentuale si ferma al 76,3%. Per contro solo il 16,9% nel 2020 si è impiegato nel settore pubblico (in calo rispetto al 17,7% dell'anno prima), mentre la media italiana è del 19,2%. Ad assorbire la gran parte dei laureati è il comparto industriale (32,1% nel 2020, in calo rispetto al 35,4% del 2019) e in particolare la metalmeccanica e la meccanica di precisione (11,8%) e l'edilizia (7,1%, in calo rispetto all'8,9% dell'anno prima). Di rilievo anche il tasso di occupati per consulenze (13%) e nel settore istruzione e ricerca (13,7%) che comunque registra un calo di quasi tre punti percentuali rispetto al 2019.

GENERE

La retribuzione media netta è il vero scoglio del famoso soffitto di cristallo. Un uomo laureato nel 2020 all'Università di Udine, infatti, guadagnava in media 1.533 euro, duecento euro in più della collega donna, ferma a 1.334 (ma l'anno prima erano anche meno, 1.237). Una differenza che si conferma anche a livello nazionale, dove le cifre nel 2020 erano, rispettivamente, 1.558 e 1.299. Se si guarda al totale dei laureati, la prima paga netta è di 1435 euro in Friuli, leggermente più alta dei 1.414 della media nazionale e in crescita rispetto ai 1.380 del 2019.
 

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