Quasi 4mila firme contro l'impianto di cogenerazione in montagna

Sabato 8 Ottobre 2022
Quasi 4mila firme contro l'impianto di cogenerazione in montagna

PALUZZA - Sono salite a quasi quattromila le firme dei cittadini carnici tra la Valle del Lago e la Valle del But che hanno sottoscritto la petizione, promossa dal Comitato Alto Bût e dal Comitato Salviamo il Lago dei Tre Comuni, contro l'installazione di un impianto di cogenerazione a metano da parte della Società per l'oleodotto transalpino (Siot) tra Casteons di Paluzza e Cercivento e a Somplago di Cavazzo Carnico.


IL DOCUMENTO
La petizione per quanto riguarda la valle del But verrà consegnata domani alle 15.30, nella sala consiliare del Comune di Paluzza, ai sindaci Massimo Mentil e Valter Fracas, oltre che al presidente della Comunità di Montagna della Carnia Ermes De Crignis mentre oggi in conferenza stampa i rappresentanti della valle del Lago esporranno le loro ragioni.


L'ITER
Dopo l'invio della petizione ai sindaci, ai presidenti delle Comunità di Montagna della Carnia e del Gemonese ed a tutti i consiglieri regionali, sarà inviata anche ai neo eletti parlamentari regionali appena si insedieranno tra Camera e Senato.

Il Comitato Alto Bût, in accordo con il Comitato Val del Lago, Co.S.Mo (Comitato per la Salute della Montagna), Mdc (Movimento per la difesa del Cittadino), Legambiente, Fridays for Future Carnia e Comitato di San Dorligo della Valle, chiede che le richieste della petizione vengano accolte con atti concreti ed immediati quali, ad esempio, il ricorso al Tar avverso a quelle che vengono definite «affrettate decisioni della Regione» ritenendo che «il tempo e gli atteggiamenti indecisi» giocherebbero «a favore della Siot».


LE ARGOMENTAZIONI
Le firme raccolte hanno, quindi, lo scopo di continuare a sostenere con più forza le iniziative politiche degli amministratori locali e le argomentazioni tecniche. Il comitato ricorda in particolare la perizia dell'Agenzia per l'Energia del Friuli Venezia Giulia che dopo un'accurata analisi del progetto Siot così conclude: «Se i calcoli e le stime presentate dovessero essere confermati, rivelano la natura prevalentemente economica di questi investimenti senza alcun beneficio per l'ambiente ed i cittadini». Il comitato cita anche lo studio dell'ingegner Dino Franzil secondo cui «gli impianti di pretesa realizzazione per riscaldare il greggio non hanno nessuna giustificazione tecnica. Sono soltanto ideazioni speculative che rendono di riflesso e non per merito degli impianti. Producono inquinamento, danno alla salute ed alla vita dell'ambiente».


IL COMITATO
«È doveroso opporsi con fermezza alla realizzazione dei cogeneratori a gas metano della Siot conclude il Comitato Alto Bût . Non farlo significa assumersi una pesante responsabilità verso la propria gente ed il proprio territorio».

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