UDINE - Battaglia di Uil e Nursind, il sindacato degli infermieri, per cercare di "anticipare" alcune delle novità contenute nella bozza del Piano emergenza urgenza che tante polemiche ha suscitato, soprattutto sul fronte triestino (dove il sogno di riavere la centrale del 118 è molto forte) ma anche in generale fra i sindacati, dove le posizioni sono state ben distinte quando non diametralmente opposte.
LE PROPOSTE
Caslli e Bressan hanno proposto di intervenire «nel regolamento degli infermieri di elisoccorso regionale, per far transitare gli infermieri di elisoccorso in centrale per un monte ore minimo mensile pattuito, così da liberare isorisorse ore per i colleghi di Sores da fare sul territorio». Inoltre, i due sindacati hanno rimarcato che stanno continuando la loro battaglia «per portare i colleghi delle aziende a fare prestazioni aggiuntive (quindi ore extra ndr)» in centrale a Palmanova. L'idea su cui stanno lavorando le due sigle è quella che «le prestazioni aggiuntive potrebbero anche essere fatte dai colleghi Sores nell'emergenza territoriale delle aziende, in modo che possa iniziare lo scambio di personale all'interno del territorio regionale». Proposte che, a detta di Uil e Nursind, «sono state molto apprezzate dal personale» di Sores. I due segretari hanno anche presentato i risultati raggiunti sul tavolo della trattativa, dall'allargamento dell'indennità di Pronto soccorso anche a Sores, alla richiesta di una «differenziazione economica nel riconoscimento di tale istituto fra le varie figure del comparto». Per Uil e Nursind è necessario «uniformare il trattamento per i professionisti in regione e non seguire più i campanilismi triestini che hanno portato a questa disparità economica e di regolamenti fra aziende ma anche fra strutture della stessa Azienda».