UDINE - Ci sono anche Debora Serracchiani e suo marito Riccardo tra i risparmiatori che hanno investito nelle azioni di una banca e che ora si ritrovano a fare i conti con un loro deciso minor valore. La presidente del Friuli Venezia Giulia non solo, come ha detto, «è vicina» ai tanti risparmiatori che in questo momento devono fare i conti con i risparmi congelati o significativamente ridotti, ma c'è proprio in mezzo. Ieri ha ricordato il fatto, usando il «noi» e non «l'io» e guardando il marito che le stava accanto.
«Anche noi abbiamo ritenuto, quando abbiamo fatto il mutuo per la casa, di trarre vantaggio dal fatto anche di fare un piccolo investimento. Purtroppo sappiamo come è andata», ha detto, riferendosi a decisioni assunte quando non era la Serracchiani presidente della Regione. Le azioni acquistate erano quelle della Banca Popolare di Vicenza, che le renderà liquidabili con la quotazione in Borsa della prossima primavera, ma a un valore che verosimilmente sarà decisamente inferiore a quello d'acquisto. Tanto che Serracchiani e consorte hanno già quantificato la loro perdita in circa 18mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Anche noi abbiamo ritenuto, quando abbiamo fatto il mutuo per la casa, di trarre vantaggio dal fatto anche di fare un piccolo investimento. Purtroppo sappiamo come è andata», ha detto, riferendosi a decisioni assunte quando non era la Serracchiani presidente della Regione. Le azioni acquistate erano quelle della Banca Popolare di Vicenza, che le renderà liquidabili con la quotazione in Borsa della prossima primavera, ma a un valore che verosimilmente sarà decisamente inferiore a quello d'acquisto. Tanto che Serracchiani e consorte hanno già quantificato la loro perdita in circa 18mila euro.
