Tengono i conti della Danieli
che aumenta gli addetti: +480

Giovedì 25 Settembre 2014
GIanpietro Benedetti, presidente del Gruppo Danieli
UDINE - Nonostante il forte vento della crisi, i conti di Danieli ancora non risentono degli effetti della bolla che si è generata nella siderurgia mondiale, con un eccesso di capacità produttiva stimato tra il 15 e il 25%. Il bilancio 2013-2014 riporta il colosso di Buttrio, uno dei tre principali gruppi mondiali nel campo dell'impiantistica siderurgica, a ridosso dei 3 miliardi di volume d'affari. L'esercizio si è chiuso con un fatturato aggregato di 2 miliardi e 944 milioni di euro, il 6% in più rispetto a giugno 2013 e pienamente in linea con le previsioni tracciate un anno fa (2,8-3 miliardi). Crescono anche l'Ebitda (309 milioni, +11%), l'Ebit (211 milioni, + 16%) e gli occupati, che salgono a quota 11.424 (+480) sull'onda degli investimenti in India, Russa e Cina, per un gruppo che conta ormai circa il 60% dei dipendenti fuori dall'Italia, ma con un peso occupazionale in Friuli di 6mila addetti tra diretti e indotto.



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