TALMASSONS (Udine) - Lamentano di essere senza casa e senza lavoro dignitoso e si incatenano per protesta con lucchetti e con un coltello in mano. È successo questa mattina a Talmassons dove una coppia si è legata con una catena fuori dal Municipio esibendo dei cartelli in cui spiegano la loro storia. Lui, che è originario del posto, ha perso il lavoro fisso diversi anni fa, e Comune e servizi sociali hanno cercato di dargli tutto l'aiuto possibile: lavori socialmente utili, borse lavoro, occupazione temporanea in cooperativa.
Lei chiede una casa e case non ci sono.
«Siamo senza lavoro»: in catene
col coltello davanti al Municipio
Mercoledì 22 Giugno 2016
di Paola Treppo
Di quelle pubbliche. Chi le può dare in affitto a prezzi modici non lo fa. Da qui l'esasperazione con la minaccia di suicidio anche ieri pomeriggio esternato da lui al sindaco Mauro Zanin. Il primo cittadino ha fatto il possibile per loro è anche gli assistenti di Udine dove lei ha vissuto per un po' in una casa di accoglienza. Lamentano di non essere trattati a pari dei profughi, pur essendo cittadini italiani. A piantonarli la vigilessa del paese.