TARVISIO (UDINE) - Gli specialisti del terzo Reggimento Guastatori, allertati dalla Prefettura di Udine, hanno effettuato stamani un intervento di messa in sicurezza del territorio da residuati bellici risalenti al secondo conflitto mondiale a Cave del Predil, dove alcuni giorni fa un escursionista aveva allertato le forze dell'ordine spaventato alla vista del voluminoso ordigno.
Gli artificieri della caserma Berghinz di Udine hanno confermato la presenza di un ordigno ancora attivo, una «bomba da mortaio da 81 mm HE (alto esplosivo) a presunto aggressivo chimico», di nazionalità italiana. I guastatori hanno effettuato una vera e propria scansione della bomba utilizzando un apparato radiografico. Dal controllo hanno ritenuto che l'ordigno potesse essere caricato oltre che con esplosivo anche con fosforo bianco, altamente incendiario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gli artificieri della caserma Berghinz di Udine hanno confermato la presenza di un ordigno ancora attivo, una «bomba da mortaio da 81 mm HE (alto esplosivo) a presunto aggressivo chimico», di nazionalità italiana. I guastatori hanno effettuato una vera e propria scansione della bomba utilizzando un apparato radiografico. Dal controllo hanno ritenuto che l'ordigno potesse essere caricato oltre che con esplosivo anche con fosforo bianco, altamente incendiario.
Come da protocollo, l'ordigno è stato messo in sicurezza, nascosto in luogo idoneo e lasciato alle autorità di pubblica sicurezza, in attesa dell'intervento di un team specializzato nella bonifica di ordigni a caricamento chimico proveniente dal Centro Tecnico Logistico Interforze di Civitavecchia (Roma).