CAMPOFORMIDO (Udine) - I carabinieri della stazione di Campoformido hanno arrestato ieri, giovedì 19 agosto, un uomo di 58 anni, oggi residente a Campoformido, per il reato di evasione. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, era sottoposto alla misura cautelare della custodia nella sua casa alle porte di Udine. Ma quando i militari dell’Arma sono andati a controllare che fosse in abitazione non hanno trovato nessuno. Hanno controllato la zona ma di lui non c'era traccia. Poi il 58enne è stato trovato nell'area di Sant’Osvaldo: stava facendo un giro in bicicletta infischiandosi di tutto e di tutti.
Così è stato arrestato e riportato a casa sua in attesa del processo per direttissima. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, doveva scontare una pena per reati legati ad atti osceni e atti persecutori commessi ad Asolo, in provincia di Treviso. Era stato il tribunale di quella città a condannarlo per reati commessi a cavallo tra il 2012 e il 2013. Allora il friulano, che al tempo abitava ad Asolo, si era recato presso uno studio e aveva estratto il suo pene dai pantaloni, mostrandolo a una donna “con nonchalance”, chiedendole come mai riuscisse ad avere un erezione solo guardando film a luci rosse. Sempre ad Asolo ha tormentato per mesi la stessa donna, facendole passare mesi d'inferno, inseguendola, pedinandola fino a casa o al suo luogo di lavoro, gridandole frasi senza senso, mostrandole diverse volte i suoi organi genitali, arrivando anche a masturbarsi alla sua presenza in pubblico, in strada. Lei, sperando che prima poi la smettesse, ha inizialmente cercato di evitarlo in ogni modo ma alla fine, esasperata, ha denunciato ufficialmente questa serie di atti osceni alle autorità. Poi il suo trasferimento, negli anni successivi, a Campoformido, in Friuli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Così è stato arrestato e riportato a casa sua in attesa del processo per direttissima. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, doveva scontare una pena per reati legati ad atti osceni e atti persecutori commessi ad Asolo, in provincia di Treviso. Era stato il tribunale di quella città a condannarlo per reati commessi a cavallo tra il 2012 e il 2013. Allora il friulano, che al tempo abitava ad Asolo, si era recato presso uno studio e aveva estratto il suo pene dai pantaloni, mostrandolo a una donna “con nonchalance”, chiedendole come mai riuscisse ad avere un erezione solo guardando film a luci rosse. Sempre ad Asolo ha tormentato per mesi la stessa donna, facendole passare mesi d'inferno, inseguendola, pedinandola fino a casa o al suo luogo di lavoro, gridandole frasi senza senso, mostrandole diverse volte i suoi organi genitali, arrivando anche a masturbarsi alla sua presenza in pubblico, in strada. Lei, sperando che prima poi la smettesse, ha inizialmente cercato di evitarlo in ogni modo ma alla fine, esasperata, ha denunciato ufficialmente questa serie di atti osceni alle autorità. Poi il suo trasferimento, negli anni successivi, a Campoformido, in Friuli.
