«Se anche un galantuomo come Riccardo Illy viene condannato per danno erariale per aver venduto sottoprezzo un immobile regionale che nessuno avrebbe acquistato significa che il nostro sistema è profondamente malato oltre che ingiusto. Di questo passo nessuno vorrà impegnarsi nella pubblica amministrazione e chi lo farà sarà talmente preoccupato di "fare" che sceglierà di non fare nulla di più della ordinaria amministrazione». Così l'ex presidente della Regione Fvg Renzo Tondo commentava questa mattina sulla propria bacheca in Facebook la conferma, da parte della Cassazione, della condanna contabile inflitta all'ex governatore Riccardo Illy e alla sua giunta di centrosinistra che ha governato il Friuli Venezia Giulia dal 2008 al 2013.
Il risarcimento ammonta a 700mila euro (diviso in parti uguali, 70 mila euro a testa che Illy ha già provveduto a restituire) per la (s)vendita di due immobili, l'ex ospedale civile di Palmanova e la ex centrale Ersa di San Vito al Tagliamento, senza la fissazione di una soglia minima di ribasso. Il verdetto (sentenza 10319) ha dichiarato «inammissibile» il ricorso di Illy nel quale si rivendicava l'insindacabilità in quanto «atto politico» della delibera sulla vendita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il risarcimento ammonta a 700mila euro (diviso in parti uguali, 70 mila euro a testa che Illy ha già provveduto a restituire) per la (s)vendita di due immobili, l'ex ospedale civile di Palmanova e la ex centrale Ersa di San Vito al Tagliamento, senza la fissazione di una soglia minima di ribasso. Il verdetto (sentenza 10319) ha dichiarato «inammissibile» il ricorso di Illy nel quale si rivendicava l'insindacabilità in quanto «atto politico» della delibera sulla vendita.
