Scoperti 304 operai, 29 "in nero": contributi evasi per 713mila euro

Martedì 9 Aprile 2019 di E. B.
Scoperti 304 operai, 29 "in nero": contributi evasi per 713mila euro
6
GORIZIA  - La Guardia di Finanza di Gorizia, in collaborazione con l’Ufficio Vigilanza dell’Inps di Udine, ha scoperto l’assunzione irregolare di 304 operai, in prevalenza di nazionalità bosniaca, serba, croata, rumena e polacca. Di questi ben 29 dipendenti sono risultati totalmente in “nero” e dunque assunti senza alcun contratto e forma di tutela. I lavoratori irregolari e in “nero” risultavano di fatto alle dipendenze, negli anni 2017 e 2018, di tre imprese ispezionate operanti, in subappalto, nel settore della carpenteria metallica aventi sedi legali rispettivamente a Gorizia, Maribor (Slovenia) e Belgrado (Serbia) ed unità operative a Monfalcone e nelle province di Trieste, Pordenone e Treviso. I controlli rientrano nell'operazione "Overtime" che già lo scorso anno aveva portato a individuare, con riferimento agli anni 2014, 2015 e 2016, ben 437 lavoratori irregolari alle dipendenze della sola azienda con sede legale a Gorizia. Due sono i meccanismi fraudolenti utilizzati dagli imprenditori, di nazionalità slovena e serba, per l’impiego irregolare degli operai. Il primo, consistente nel camuffare i compensi di lavoro straordinario con voci totalmente o parzialmente non soggette a tassazione e contribuzione, quali le indennità di trasferta ed i rimborsi chilometrici. Il secondo nel mascherare le ore di lavoro straordinario attraverso il riconoscimento di ferie, ratei per trattamento fine rapporto e tredicesima, permessi maturati e non goduti.

Le dichiarazioni rese dagli operai durante gli accessi che i finanzieri e gli ispettori Inps hanno eseguito congiuntamente in diversi cantieri della regione Friuli Venezia Giulia, l’analisi dei tabulati degli ingressi e delle uscite dai luoghi di lavoro, nonché l’esame della documentazione contabile acquisita nel corso dei controlli, hanno consentito di scoprire l’evasione fiscale e contributiva messa in atto dall’impresa goriziana e dalle due società estere, nelle quali erano da ultimo confluiti i lavoratori della società con sede nel capoluogo isontino, nel frattempo avviata alla liquidazione volontaria.    A conclusione della complessiva attività investigativa, e dunque considerando anche gli esiti delle pregresse indagini, i lavoratori irregolari sono risultati pari a 741, di cui 29 in nero. L’ammontare del lavoro straordinario a cui non sono state applicate le ritenute Irpef è stato determinato in quasi 1,5 milioni di euro, con ritenute non versate per 585 mila euro. L’imponibile previdenziale sottratto a tassazione contributiva è stato quantificato in oltre 2 milioni di euro, con conseguenti contributi evasi per 713 mila euro in ordine a cui sono state chiamate a rispondere in solido anche le imprese committenti.

 
Ultimo aggiornamento: 15:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci