MUGGIA - Hanno lasciato Aquilinia stamattina. I 18 migranti che per 18 giorni hanno pernottato nell'ex asilo delle canossiane di proprietà della Diocesi di Trieste, hanno infatti lasciato stamane Aquilinia verso la loro nuova destinazione. Nessuno “smarrimento”, nessun girovagamento notturno, nessun episodio sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, nulla di nulla in questi diciotto giorni. «Siamo ormai abituati ad una mediatizzazione fortissima degli effetti di un’accoglienza che fa notizia solo a suon di esempi negativi» ha fatto presente il sindaco Laura Marzi: «Muggia ha rischiato inizialmente di divenire un manifesto di intolleranza e maleducazione civica, ma la città si è dimostrata invece in questi giorni l’esempio tangibile di come l’umanità, la solidarietà ed il confronto possano far crescere una comunità invece che impoverirla».
«Abbiamo espresso sin da subito la nostra solidarietà a Don Paolo Iannaccone come Amministrazione- ha ricordato Marzi - e siamo andati più volte a trovarlo in questo periodo. Non solo per accertarci della situazione e incontrare i suoi ospiti, ma anche per garantirgli la massima collaborazione possibile al fine di un buon esito della vicenda». «Questioni come quelle legate all’accoglienza non possono essere nascoste sotto il tappeto con un semplice diniego, né tanto meno strumentalizzate per tornaconto politico fomentando paure infondate tra i cittadini, ma vanno affrontate. Per questo l’impegno va indirizzato affinchè ogni cosa sia fatta nel miglior modo possibile» ha aggiunto il sindaco che ha ringraziato il prefetto Annapaola Porzio per aver mantenuto la parola data che nulla sarebbe successo sotto il profilo della sicurezza durante il confronto acceso con una parte dei residenti.
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