Crollo della piscina Acquamarina: dissequestro slitta a primavera

Venerdì 18 Dicembre 2020 di E.B.
Crollo della piscina Acquamarina: dissequestro slitta a primavera

TRIESTE - Slitta almeno alla primavera 2021 il dissequestro dell'area su cui si trovano le macerie della piscina terapeutica Acquamarina di Trieste, crollata a fine luglio 2019.

La copertura dell'impianto natatorio era collassata dopo che la piscina era stata chiusa al pubblico per consentire lavori di manutenzione. Quest'estate il gip Massimo Tomassini aveva concluso che gli elementi raccolti dal perito, Gaetano Russo, non erano sufficienti a ricostruire le cause del crollo. Secondo le prime evidenze - spiega il Piccolo - il cedimento sarebbe imputabile a un errore di calcolo nella progettazione. Nel procedimento sono indagate 18 persone tra progettisti, costruttori, addetti ai lavori e dipendenti comunali. Mercoledì scorso, nell'ultima udienza in presenza delle parti, è stato fissato un calendario delle prossime tappe. La difesa di Fausto Benussi, autore del progetto e direttore dei lavori di realizzazione della piscina, ha depositato una memoria in cui si chiede di preservare il sito, anche in vista di eventuali accertamenti di parte. È stato quindi individuato un direttore dei lavori e un coordinatore della sicurezza per l'attività di recupero dei materiali da sottoporre all'analisi ed è stato fissato un sopralluogo per il 29 dicembre. Russo - riporta il quotidiano - ha stimato in un mese e mezzo la durata dei lavori di estrazione dei materiali, a cui seguiranno le analisi e la stesura della relazione finale. La perizia verrà quindi esaminata il 12 aprile in udienza davanti al giudice Tommasini. Gli atti potranno tornare al pm, per procedere con il dissequestro, solo al termine dell'incidente probatorio.

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