Cento giorni di silenzio, oggi tornano a suonare le millenarie campane ​di Dolina-San Dorligo della Valle

Sabato 16 Aprile 2022 di Angela Pederiva
Cento giorni di silenzio, oggi tornano a suonare le millenarie campane di Dolina-San Dorligo della Valle
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Dopo quasi cento giorni di obbligato silenzio, stasera torneranno a risuonare le millenarie campane di Dolina-San Dorligo della Valle, la località più ad est d'Italia.

E da domani in tutto il territorio della Diocesi di Trieste scatteranno le nuove regole decretate dal vescovo Giampaolo Crepaldi, intervenuto personalmente nella vicenda che aveva visto il sequestro del quadro comandi alla pieve matrice di Sant'Ulderico, disposto dalla Procura in conseguenza delle proteste di alcuni residenti. Secondo le disposizioni del presule polesano, da Pasqua in avanti è previsto che i rintocchi «mantengano la funzione di segno (siano quindi percepibili da parte dei fedeli), ma non siano fonte di disturbo».


LA VEGLIA


Il provvedimento notificato lo scorso 11 gennaio al reverendo Klemen Zalar era mirato proprio ad «evitare l'ulteriore protrarsi dei continui e ripetuti scampanii che producono disturbo», come lamentato in esposti e petizioni: settanta colpi di batacchio alle 6, alle 12 e alle 20, nonché un richiamo ogni quindici minuti dalle 7 alle 21, consistente in due percussioni al primo quarto d'ora, quattro al secondo e sei al terzo. Per oltre tre mesi, il campanile è rimasto quieto, ma adesso è arrivato il momento della svolta. Stasera alle 20 si terrà la veglia pasquale: «La funzione avrà il suo culmine con lo slegamento e il suono delle campane a festa, durante il canto del Gloria», annuncia la parrocchia.


GLI SCOPI


Dopodiché domani entrerà il vigore il decreto del vescovo Crepaldi, che evidentemente ha colto l'occasione del caso Dolina-San Dorligo per disciplinare la questione nell'intero territorio di Trieste: «Nella nostra Diocesi si rende opportuno un aggiornamento della regolamentazione del suono delle campane del 2002, che ne salvaguardi le caratteristiche tipicamente religiose nel rispetto delle attuali esigenze della popolazione». Il suono delle campane sarà consentito solo per quattro scopi, cioè «indicare le celebrazioni liturgiche e le altre manifestazioni di preghiera e di pietà popolare; essere segno, in particolari circostanze, che accompagna le suddette celebrazioni; scandire i momenti più importanti della vita della comunità cristiana (feste, lutti, ecc.); richiamare al mattino, a mezzogiorno e alla sera il saluto a Maria». Altri utilizzi? «Dovranno essere richiesti e consentiti, in via eccezionale, da parte dell'Ordinario del luogo».


IL TEMPO


Gli scampanii potranno avvenire dalle 7 alle 21 nei giorni feriali e dalle 8 alle 21 nelle domeniche e nei festivi. Con una deroga: «Costituiscono eccezione la Veglia pasquale e la Notte di Natale». Quanto alle segnalazioni dell'orologio, «i rintocchi dovranno essere battuti unicamente alle ore e una sola volta e con un solo tocco per la mezz'ora». Sarà ridotto anche il tempo di esecuzione: «La durata del suono delle campane per l'avviso delle celebrazioni liturgiche non deve mai superare 1 minuto e 30 secondi, con eccezione delle solennità, in cui non si dovrà però superare la durata di 2 minuti. La durata del suono e dello scampanio non deve superare i 15 minuti complessivi nell'arco della giornata ed essere comunque ispirata a criteri di moderazione». Anche l'intensità dovrà essere regolata «con attenzione al contesto ambientale in cui l'edificio di culto è inserito», agendo «per esempio sull'eventuale amplificazione».

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