Gli inquirenti hanno in mano un sacco di elementi utili a
ricostruire fin nei minimi dettagli il
giro d’affari di Alberto Vazzoler e dei suoi
soci. L’incursione nel computer
dell’ex dentista, grazie al programma
spyware, ha consentito alle Fiamme gialle di impossessarsi
di un’utilissima banca dati con i nominativi di imprenditori,
titolari di cooperative e professionisti che affidavano il nero a
Vazzoler per le operazioni di ripulitura tra Svizzera, Repubblica
Ceca, Slovacchia e Croazia, prima dell’inevitabile passaggio
negli Emirati Arabi e del rientro - rigorosamente in contanti - a
Lugano con uno spedizioniere specializzato. È quella che
Elena Manganelli Di Rienzo definisce in una conversazione
telefonica intercettata dagli inquirenti la “bibbia” di
Vazzoler.
Ultimo aggiornamento: 15:21
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