Tre castellani tentano di domare lo Stretto di Messina: ci riesce soltanto Bambace

Martedì 10 Agosto 2021
Tre castellani tentano di domare lo Stretto di Messina: ci riesce soltanto Bambace
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CASTELFRANCO (TREVISO) - Andrea Bambace sfida onde e corrente avversa aggiundicandosi il secondo gradino del podio nella 57. Traversata dello Stretto di Messina.

Non ce l'hanno fatta a terminare il percorso invece Paola Garbuio e Raul Costa, costretti al ritiro per essere andati fuori rotta. Quella che viene definita dagli organizzatori non una gara ma un'emozione, quest'anno ha messo davvero a dura prova a partecipanti con un meteo caratterizzato da un sole spendente ma anche da un fortissimo vento tanto che degli 84 atleti presenti, solo in 35 hanno tagliato il traguardo dopo gli oltre 6 chilometri. Tra loro anche il castellano Andrea Bambace, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, ormai veterano della competizione. «È andata molto bene nonostante ci fosse una combinazione contraria tra correnti molto forti e vento -spiega Bambace- Un mix di forze che ci ha costretto a cambiare tragitto. Tutti abbiamo dovuto rivedere la direzione appena abbiamo incontrato le onde. Fondamentale in questa fase è stato il ruolo dei barcaioli che ci accompagnano per tutta la gara indicandoci la via da percorrere. Il mio, Claudio, è stato fondamentale e non ha mai smesso di puntare a dritta verso il traguardo».


TEMPO ECCELLENTE

Con un tempo di 2 ore, 7 minuti e 43 secondi Bambace si è aggiudicato la medaglia d'argento della categoria Master nella quale gareggiava avendo 52 anni e non partecipando come agonista. «Il percorso sulla carta era di 6,2 chilometri ma di fatto ne ho percorsi circa 8 -sottolinea- Poi con le correnti e il vento avverso sembrano anche di più. Sono contento di com'è andata questa 57. edizione. A 52 anni ho vinto la furia dello scirocco e domato le correnti dello Stretto». Il pensiero va ai suoi compagni d'avventura castellani, Paola Garbuio e Raul Costa che ormai da qualche anno condividono con lui l'impresa di tentare la traversata. In particolare, per Garbuio lo scorso anno era la prima volta ed era riuscita a salire anche sul podio. Quest'anno invece, a causa di una traiettoria sbagliata che l'ha portata a intralciare il percorso delle navi, è stata costretta a desistere, infine recuperata, come del resto Costa, dal barcaiolo di riferimento. «Mi dispiace per Paola e Raul -ammette Bambace- Quando siamo partiti erano vicini a me, avrebbero potuto seguirmi e avremmo tagliato il traguardo tutti e tre. Io mi sono fidato del mio barcaiolo, sarebbe bastato prendere la corrente sbagliata e anch'io sarei finito fuori dal tragitto. Vedremo adesso la prossima edizione come andrà, è solo un arrivederci». (lr)

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