False ricostruzioni e reticenze: «Troppe bugie sui tracciamenti, così la variante dilaga»

Domenica 25 Luglio 2021 di Mauro Favaro
Tampini all'aeroporto Canova
2

TREVISO - Tanti non ricordo, ricostruzioni fantasiose, mezze verità se non direttamente bugie. I comportamenti di parte delle persone contagiate o che sono entrate in contatto con casi positivi stanno rendendo ancora più difficile il lavoro della task force dell'Usl dedicata al tracciamento e, di conseguenza, la lotta contro la diffusione della variante Delta del coronavirus. La cosiddetta Indiana ormai rappresenta anche nella Marca l'80% del totale dei contagi da Covid. Dopo il focolaio legato alla festa privata organizzata all'inizio di luglio a Jesolo, ha preso forma un effetto domino.

Molti ragazzi positivi erano residenti nella zona a sud del capoluogo, tra Treviso, Casier, Casale e Silea. E da qui ora l'ondata dell'aumento dei contagi sta risalendo la provincia spostandosi inesorabilmente in direzione della pedemontana.

I NUOVI CASI
Anche ieri, sabato 24 luglio,  nel trevigiano è stato confermato il contagio di 104 persone. Il 70% ha meno di 30 anni. «A livello generale ci sono delle difficoltà nel lavoro di tracciamento a causa di una collaborazione che a volte è scarsa - conferma Mauro Ramigni, direttore del servizio di Epidemiologia dell'azienda sanitaria - il personale della task force, comunque, è stato potenziato. Ad oggi riusciamo a ricostruire in media il 97% dei contatti dei casi positivi nello stesso giorno della segnalazione». Gli operatori del contact tracing sono passati da 20 a 30. Ogni giorno sentono mediamente 100 persone. Il primo obiettivo è instaurare un rapporto di fiducia per superare la reticenza dei cittadini a indicare le persone che hanno incontrato nell'ultimo periodo, pensando di metterle al riparo da eventuali isolamenti.

LE BUGIE
Uno degli ultimi episodi, tra i più eclatanti, ha riguardato una coppia di amiche rientrate dall'isola greca di Mykonos. Una delle due è risultata positiva. E per non far rischiare all'altra un quarantena di 14 giorni ha detto agli operatori che avevano litigato e che fin dall'inizio della vacanza si erano separate. A proposito di viaggi all'estero, nessuno nasconde la sensazione che più di qualche viaggiatore in arrivo o di rientro da paesi come la Gran Bretagna non rispetti l'obbligo dei cinque giorni di isolamento fiduciario. «Il mondo è vario. Purtroppo non possiamo sapere se tutte le persone che rientrano da viaggi all'estero rispettano effettivamente le regole - allarga le braccia Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl - speriamo ci sia la necessaria consapevolezza. Attualmente, comunque, nelle quarantene non vediamo più i problemi registrati qualche tempo fa tra indirizzi di casa sballati o numeri di telefono non corretti».

SCREENING A TAPPETO
Proprio per quanto riguarda i rientri nella Marca, da venerdì è stato messo in campo un ulteriore filtro grazie al Covid Point attivato nell'aeroporto Canova. Il test eseguito direttamente nello scalo è fortemente raccomandato in particolare per le persone non vaccinate che arrivano o rientrano da 14 Paesi: Regno Unito, Malta, Spagna, Grecia, Slovenia, Croazia, Paesi Bassi, Belgio, Portogallo, Francia, Cipro, Lussemburgo, Romania e Bulgaria. Nella prima giornata sono stati eseguiti 50 tamponi. Tutti con esito negativo. Da martedì il sistema si completerà con l'attivazione del primo Covid Hotel della Marca. Verrà aperto al terzo piano dell'ex ospedale Guicciardini di Valdobbiadene, quello riservato al personale quando la struttura era un ospedale di comunità Covid. Nel caso in cui un turista dovesse risultare positivo al Canova, senza la possibilità di isolarsi in altri spazi, verrà trasferito qui per la quarantena di 14 giorni. Ci sono in tutto 30 posti. «È in corso la riconversione del terzo piano della struttura dal punto di vista alberghiero tira le fila Benazzi ci sarà una persona che farà da custode. E poi è previsto il passaggio dei nostri infermieri in caso di necessità». Per la distribuzione dei pasti, infine, è stato stretto un accordo con il centro per anziani San Gregorio.

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci