TREVISO - Tegole che volano. Alberi sradicati che si abbattono sulle strade e anche su qualche casa. Dodici pali della luce e del telefono pericolosamente inclinati sulla carreggiata. Ma anche incendi difficili da spegnere, con le fiamme che divorano in fretta i tetti mettendo a repentaglio gli inquilini. Come è successo a una coppia di 80enni. Evacuato il mercato di Mogliano. E i pompieri di tutti i distaccamenti impegnati fino a sera, in oltre 40 interventi, per rimediare ai danni causati dalle folate. La tempesta di vento di ieri mattina ha sferzato con violenza anche la provincia di Treviso.
L’INCENDIO
A Gaiarine attimi di forte apprensione verso mezzogiorno, dove in pochi minuti il piccolo incendio alla canna fumaria di una casa colonica si è trasformato in un rogo vero e proprio. Le fiamme, alimentate dalle folate hanno divorato il tetto, metro dopo metro. In casa, in via Bocca del Cal, c’era una coppia di 80enni, che è riuscita a mettersi in salvo e poi è stata raggiunta dai parenti, mentre i vigili del fuoco davano battaglia alle fiamme. A spegnimento terminato, del tetto non era rimasto molto e l’abitazione è stata dichiarata inagibile. Non è stato l’unico caso di coperture andate in fumo: in altri 7 casi quelli che per i pompieri sono incendi di routine (a canne fumarie e sterpaglie) si sono rivelati interventi impegnativi. Perché il vento giocava a favore delle fiamme. In centro ad Asolo, in via Foresto Vecchio il vento ha abbattuto un albero, che è andato ad appoggiarsi sul tetto della casa di fronte, restando pericolosamente sospeso sopra la strada. «Fortunatamente non ci sono stati feriti né gravi danni all’abitazione» - dice il sindaco Mauro Migliorini, assicurando che la pianta, posizionata in un’area verde pubblica, non aveva mai dato segni di criticità. Ma il vento di ieri lo ha mandato a k.o. con facilità. La strada è rimasta chiusa per ore, fino a quando i vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere il tronco pericolante.
VIABILITA’ INTERROTTA
Circolazione interrotta anche a Mogliano, in via Verdi, dove uno degli alberi di villa Duodo Trevisanato è caduto di traverso alla carreggiata, sbarrandola completamente. Il primo a trovarsi di fronte quell’ostacolo imprevisto è stato il vice sindaco Giorgio Copparoni, verso le 12.40. «Mi sono messo a dirigere il traffico, invitando gli automobilisti dietro di me a tornare indietro - racconta -. Quella è una strada abbastanza trafficata. Dalla parte opposta è arrivato il comandante della stazione carabinieri, il luogotenente Saverio Rossi. Anche lui si è messo a dirigere il traffico e tutti e due abbiamo chiamato rinforzi: lui una pattuglia, io alcuni colleghi di giunta, gli operai del Comune e la polizia locale». Insieme hanno trascinato il tronco sul fosso, tagliando i rami sporgenti. I pompieri hanno fatto il resto. A Montebelluna il vento non ha avuto pietà del plateatico del ristorante Ca’ De Luna. Mentre a Pederobba più di qualche residente ha visto volare tegole dai tetti. A Castelfranco invece una mamma è rimasta chiusa fuori casa, con il figlioletto di 3 anni dentro. Era uscita e il vento le ha serrato l’uscio alle spalle. Ieri mattina il telefono della centrale operativa dei vigili del fuoco ha squillato senza sosta. A fine giornata gli interventi sono 43, di cui 12 pali pericolanti, 9 fra alberi e rami da rimuovere e 8 incendi tra canne fumarie e sterpaglie.