Lorenzo, il prodigio degli scacchi che perso il trono per uno squillo di telefono

Mercoledì 12 Gennaio 2022 di Francesca Dussin
Lorenzo Candian
2

ASOLO - Ha sfidato il vicecampione del mondo del 1993 e lo ha battuto. Almeno sulla scacchiera. È la storia di Lorenzo Candian, asolano, promessa degli scacchi di appena 14 anni. Tendiamo sempre ad avere in simpatia e sostenere gli sfavoriti di una competizione, proprio perché le probabilità di una loro vittoria appaiono misere e lontane. Anche quelle di Lorenzo opposto al britannico Nigel Short nella partita della Vergani Cup International disputata a Cattolica il 3 gennaio, erano a dir poco esili. «Sapevamo che doveva battersi contro un Grande Maestro -racconta Matteo Candian, padre di Lorenzo- ma non avevamo idea di chi sarebbe stato».

Di certo non si aspettavano il presidente della Federazione Internazionale degli scacchi che quasi trent'anni fa si arrese in finale solo alla leggenda Garry Kasparov.

LA SFIDA
Forse Short aveva abbassato un po' la guardia di fronte a un ragazzino apparentemente innocuo, o forse era ancora in convalescenza dopo la positività al Covid-19, fatto sta che il pluridecorato campione si è trovato ben presto sotto assedio e costretto a difendersi in continuazione dalle precise e intelligenti mosse di Lorenzo. La notizia di questa formidabile partita ha fatto scalpore ed è oggi uno degli eventi più discussi tra gli appassionati di scacchi e le testate scacchistiche online. Persino il famoso youtuber newyorkese GothamChess ha commentato la partita sul suo canale, dove il video ha raggiunto le 300mila visualizzazioni, non risparmiandosi nell'elogiare le grandi capacità dimostrate dal 14enne trevigiano. Proprio sul più bello, però, quando la tensione era alle stelle e a Lorenzo mancavano davvero le ultime mosse decisive per ottenere un'impensabile vittoria, è accaduto l'incredibile. «Stavo aspettando fuori, in ansia per lui come sempre, quando sento un subbuglio. Vengo a sapere che mio figlio ha perso, pur essendo in una posizione di vantaggio di almeno 6 punti e mezzo. Il motivo? Gli è squillato il telefono. Lo tiene sempre spento nello zaino e poi, finita la competizione, mi chiama, ma le sveglie si attivano anche a telefono spento». E, ironia della sorte, si trattava di una sveglia impostata proprio per una lezione di scacchi.

SCARSA GALANTERIA
Secondo le rigidissime regole della Federazione, questo ha comportato la sua immediata sconfitta a tavolino. A quanto sembra Nigel Short, non troppo signorilmente, a fine match avrebbe detto che le mosse di Lorenzo erano troppo precise, lasciando intendere che c'era la possibilità che avesse barato. Ma il padre Matteo ha avuto l'opportunità di difenderlo in un'intervista rilasciata a una giornalista di Chess Base India, in cui ha ben spiegato la posizione del figlio e il modo in cui erano andate realmente le cose. Giustamente amareggiato per questa vittoria sfumata, Lorenzo ha ricevuto però grande sostegno, in primis dal padre, che gli ha ricordato che la vittoria ce l'aveva in pugno e che, se ha perso, è stato solo per una formalità.

ASTRO NASCENTE
Lorenzo ha imparato a giocare a scacchi nel 2016, iniziando così a coltivare una passione che si trasmette di generazione in generazione nella famiglia Candian. «Ho sempre cercato di proporre un'alternativa alla playstation, di insegnargli qualcosa di costruttivo, come mio padre aveva fatto con me». Ma quando il figlio ha cominciato a batterlo con facilità, Matteo ha intuito che poteva trattarsi di un talento, di un diamante grezzo. Si è allora rivolto al Circolo scacchistico Regina Cornaro di Asolo, dove ha presentato Lorenzo al presidente, Enrico Forato, e a Gjoko Gigovski, che poi di fatto è diventato il suo istruttore. Matteo ricorda di esser stato guardato dall'alto in basso quando, inizialmente, ha descritto le abilità del figlio: d'altronde, «ogni scarrafone è bello a mamma soja» dice ridendo. Ma in questo circolo, seppur di piccole dimensioni e dalle modeste capacità, Lorenzo ha trovato gli stimoli giusti e «delle persone fantastiche», come il padre non si stanca di ricordare, e ha ben presto dimostrato le sue capacità. Nel 2017 Lorenzo ha partecipato ai Campionati italiani giovanili, classificandosi secondo per uno spareggio tecnico. Da allora, ha collezionato in totale 4 podi italiani, raggiungendo così giovanissimo il massimo punteggio elo (che serve per esprimere numericamente la forza di un giocatore di scacchi) di 2050. Ora, ha conseguito il titolo di candidato maestro e si trova al pari dei suoi insegnanti. Nel corso della sua breve carriera scacchistica, Lorenzo ha affrontato una lunga serie di sfide, ma la partita che ha dovuto disputare a Cattolica è stata finorala più importante o, quanto meno, la più memorabile. E, a prescindere dall'esito, il futuro è senz'altro dalla sua parte.
 

Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 11:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci