Ryanair taglia i voli l'aeroporto Canova di Treviso verso la chiusura

Martedì 10 Marzo 2020 di Alberto Beltrame
aeroporto Canova di Treviso

TREVISO - L'ipotesi chiusura dell'aeroporto Canova di Treviso si fa sempre più concreta. Dopo la sospensione di tutti i voli della compagnia ungherese low cost Wizzair verso Milano, Treviso e Bergamo perché interessate dal coronavirus, ieri anche la compagnia irlandese Ryanair ha annunciato che da domani alla mezzanotte dell'8 aprile sospenderà tutti i voli domestici da e per Treviso, Milano Malpensa, Parma e Bergamo. Una decisione tutt'altro che inaspettata alla luce dell'inserimento della Marca, assieme a Padova e a Venezia, nella cosiddetta zona rossa. Le ripercussioni però saranno anche sui voli internazionali, sia al Canova che a Tessera. «Qualsiasi rotta internazionale con frequenze giornaliere multiple sarà limitata a un volo al giorno nelle giornate di venerdì, sabato domenica e lunedì». Lo stesso scenario, per i voli in arrivo o diretti all'estero, riguarderà gli scali di Bergamo, Malpensa, Parma e Rimini. 

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VOLI CANCELLATI
Già nei giorni scorsi, prima del Decreto del Consiglio dei Ministri, all'aeroporto Canova era stato registrato un calo di passeggeri arrivato al 70%, con picchi all'80% su alcuni voli. Un effetto domino culminato ieri con la cancellazione dei voli Wizzair per Bucarest e Cluj, ai quali da domani andranno ad aggiungersi quelli di Ryanair, che quotidianamente, partendo da Treviso, vola su Napoli, Cagliari, Bari, Palermo, Catania e Brindisi. La società di gestione Save sta in questo momento valutando la situazione. Non è stata annunciata al momento alcuna chiusura. Ma nei giorni scorsi il presidente Enrico Marchi aveva chiarito che qualora si fosse arrivati alla chiusura temporanea, si sarebbe presa ogni decisione, come in passato, considerando l'intero sistema aeroportuale Treviso - Venezia. «Decideremo la prossima settimana - aveva spiegato pochi giorni fa Marchi - è una delle soluzioni sul tavolo. Esamineremo i dati. Però, se dovessimo propendere per la chiusura trasferendo i voli su Venezia, non sarebbe un dramma. Sarebbe una situazione temporanea che, in passato, abbiamo già fatto altre volte. Per i dipendenti cambierebbe, per qualche tempo, solo la sede di lavoro». Ora però la decisione di Ryanair ha stretto i tempi.
I TIMORI
Fosse confermata la chiusura del Canova, i pochi voli restanti sarebbero direttamente trasferiti su Venezia. «La situazione ovviamente è cambiata rispetto ai giorni scorsi - ammette il segretario generale della Cgil di Treviso Mauro Visentin - con l'inserimento di tutta la provincia in zona rossa, con il conseguente effetto su partenze e arrivi. Aspettiamo di confrontarci con Save e AerTre per capire come muoverci». La speranza è quella di riuscire ad assorbire il personale che lavora a Treviso all'aeroporto di Tessera, senza dover ricorrere a ferie forzate o cassa integrazione, come già preannunciato dalla società che gestisce l'aeroporto di Bergamo. Durante l'ultimo incontro con i sindacati Marchi ha sempre parlato del polo Treviso - Venezia nel suo complesso, facendo capire che trasferire i voli del Canova su Tessera per contenere i costi non sarebbe un problema, almeno dal punto di vista organizzativo. «Save, da sempre, ha come obiettivo la tutela di chi lavora all'interno della società - aveva ribadito il persidente di Save - anche a scapito dei conti economici. Per questo, nella situazione in cui ci troviamo e di cui nessuno riesce a prevedere la fine, potrebbe andare avanti una settimana come tre mesi o chissà, dobbiamo trovare un modo che ci consenta di far fronte alla situazione soffrendo un po' tutti ma senza che nessuno soffra troppo». 
Alberto Beltrame
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Ultimo aggiornamento: 15:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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