TREVISO - Due deputati del Nordest eletti con il Movimento 5 Stelle, la padovana Gessica Rostellato e il pordenonese Walter Rizzetto, hanno presentato ufficialmente oggi a Silea il progetto politico "Veneto - Percorso Comune", destinato a confluire nel nuovo gruppo collegato ai dieci parlamentari fuoriusciti pochi giorni fa dai ranghi dei pentastellati e riuniti sotto la sigla "Alternativa Libera".
«Si tratta - hanno spiegato - di una scelta compiuta non senza rammarico ma dettata dai sempre più frequenti blocchi opposti dallo staff di Beppe Grillo ad iniziative parlamentari costruttive e che implicavano necessariamente dei confronti anche con i partiti di maggioranza». Rostellato e Rizzetto hanno tuttavia precisato di non voler «scendere a compromessi» con alcuno e di mantenere un ruolo di «opposizione al governo». «A Roma - hanno anche spiegato - invece di portare avanti le nostre idee siamo rimasti nell'angolo a non fare nulla. Se tutto quello che ci è permesso di fare è saltare sui banchi o salire sul tetto di Montecitorio - hanno aggiunto - non arriveremo a risultati utili per gli italiani».
Gli esponenti di "Percorso Comune" hanno detto di non aver ancora deciso come affrontare le elezioni regionali venete di primavera. «Valuteremo - hanno detto - se vi saranno le condizioni per esprimere un nostro candidato». Nel frattempo la sigla potrebbe proporre un proprio nome alle elezioni comunali a Portogruaro (Venezia), mentre sarebbero in atto dinamiche organizzative in molti altri capoluoghi del Veneto. "Percorso Comune" dovrebbe confluire in "Alternativa libera", insieme ad altri progetti critici verso il M5s sorti in varie regioni italiane, nel corso di un congresso previsto per il 1.
Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 19:51
«Si tratta - hanno spiegato - di una scelta compiuta non senza rammarico ma dettata dai sempre più frequenti blocchi opposti dallo staff di Beppe Grillo ad iniziative parlamentari costruttive e che implicavano necessariamente dei confronti anche con i partiti di maggioranza». Rostellato e Rizzetto hanno tuttavia precisato di non voler «scendere a compromessi» con alcuno e di mantenere un ruolo di «opposizione al governo». «A Roma - hanno anche spiegato - invece di portare avanti le nostre idee siamo rimasti nell'angolo a non fare nulla. Se tutto quello che ci è permesso di fare è saltare sui banchi o salire sul tetto di Montecitorio - hanno aggiunto - non arriveremo a risultati utili per gli italiani».
Gli esponenti di "Percorso Comune" hanno detto di non aver ancora deciso come affrontare le elezioni regionali venete di primavera. «Valuteremo - hanno detto - se vi saranno le condizioni per esprimere un nostro candidato». Nel frattempo la sigla potrebbe proporre un proprio nome alle elezioni comunali a Portogruaro (Venezia), mentre sarebbero in atto dinamiche organizzative in molti altri capoluoghi del Veneto. "Percorso Comune" dovrebbe confluire in "Alternativa libera", insieme ad altri progetti critici verso il M5s sorti in varie regioni italiane, nel corso di un congresso previsto per il 1.
marzo a Firenze.
