​Anche i cinesi bloccano gli australiani: «Il Prosecco è un marchio solo italiano»

Domenica 26 Dicembre 2021 di Elena Filini
Prosecco, un marchio solo veneto

TREVISO - Via libera al Prosecco in Cina: Il Governo di Pechino rigetta l'opposizione australiana e blinda il marchio. «Grande vittoria - commenta il Presidente del Consorzio Stefano Zanette- si apre un mercato di enorme potenzialità».

Il Consorzio Doc chiude l'anno ottenendo un importante riconoscimento internazionale. Una partita cominciata nel lontano 2014 quando il Consorzio, per garantire la protezione della denominazione, ha depositato in Cina il marchio collettivo Prosecco. In seguito alla pubblicazione del marchio, il Consorzio ha ricevuto una opposizione da parte dei produttori di vino australiano rappresentati dall'Australian grape and wine incorporated, volta ad ostacolare la protezione della IG (indicazione Geografica) Prosecco.


L'OBIETTIVO

L'opposizione mirava infatti a non far riconoscere il marchio e ad impedirne la registrazione. L'ufficio marchi cinese invece ha rigettato l'opposizione australiana decidendo che il marchio Prosecco - essendo un'indicazione geografica- è idoneo a svolgere la funzione di marchio per distinguere l'origine dei prodotti.
Si tratta di un risultato particolarmente importante, anche considerato il ruolo strategico del mercato cinese. Un successo attestato anche dall'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica popolare cinese, Luca Ferrari, che in una lettera inviata al Presidente Zanette esprime i suoi «personali rallegramenti per la positiva conclusione del procedimento in questione, che rappresenta un passo avanti nella difesa della denominazione Prosecco in questo Paese. Si tratta di un ottimo risultato ottenuto grazie alla costante sinergia fra l'Ambasciata d'Italia a Pechino, le istituzioni italiane sul territorio nazionale e il Consorzio». Pronta la risposta di Zanette che ringraziando l'Ambasciatore Ferrari per la testimonianza, conferma che «il successo dell'operazione va ascritto al costante lavoro di tutela svolto dal Consorzio, supportato dalla grande collaborazione dell'Ambasciata Italiana a Pechino e della Commissione Europea che con il loro contributo hanno aiutato il Consorzio a raggiungere questo importante risultato internazionale, dimostrando ancora una volta quanto la sinergia tra istituzioni pubbliche e private risulti vincente».


INCREMENTO

Il dato va a d irrobustire un trend particolarmente positivo: nel 2021 si è registrato un aumento record in volume delle esportazioni del 26%. È quanto emerge dall'analisi della Coldiretti secondo cui il Prosecco ha avuto un incremento delle vendite oltre confine addirittura pari al +35% che ne consolidano la leadership a livello mondiale in termini di volumi esportati davanti a Champagne e Cava. Gli Stati Uniti che sono diventati il primo acquirente di bottiglie di Prosecco con un aumento del 48% ma l'incremento maggiore delle vendite sottolinea la Coldiretti si è verificato in Russia dove gli acquisti sono più che raddoppiati (+115%) mentre in Germania guadagna il 37%, seguita dalla Francia (+32%), il paese dello Champagne in cui le bollicine italiane mettono a segno una significativa vittoria fuori casa. Il 2022 potrebbe quindi ampliare ulteriormente il trend: e il Nordest è deciso a puntare sulla Cina.

Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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