Coronavirus Vittorio Veneto: morti tre dirigenti della Permac calcio

Lunedì 27 Aprile 2020 di Giuliano Pavan
Coronavirus Vittorio Veneto: morti tre dirigenti della Permac calcio
CoronavirusTre morti in un mese. In pratica azzerati i vertici della squadra di calcio femminile Permac Vittorio Veneto. Un dramma che sembra non aver fine e che, all'inizio della pandemia, nessuno poteva aspettarsi. Ieri, all'ora di pranzo, ha smesso di battere il cuore del direttore Giovanni Bolzan, ucciso dal Covid-19 a 55 anni dopo un mese di lotta contro il coronavirus. 

La sua scomparsa segue quelle del patron della società, Giuseppe Casagrande, morto il 22 marzo scorso a 66 anni, e del consigliere e dirigente Dino Marcuzzo, deceduto, che di anni ne aveva 63. Tre lutti che hanno gettato nello sconforto non solo la squadra della presidente Patrizia Ferro.

IL CORDOGLIO«Joe (come veniva chiamato da tutti, ndr) lascia un vuoto profondo nella nostra società alla quale si era unito mettendo in campo sempre enorme passione e dedizione. Ha contribuito in modo significativo a dare valore al calcio femminile, portando la sua esperienza e la sua professionalità al servizio dei colori rossoblù e tifando in modo appassionato per le sue tose, sempre e comunque». Questo il messaggio apparso sul sito ufficiale del Permac Vittorio Veneto in memoria di Giovanni Bolzan. «Siamo distrutti - dice Sergio Fattorel, ex allenatore del Permac e grande amico di Bolzan - Ricevere certe notizie ti trasmette una tristezza infinita. Giovanni era diventato in poco tempo il nostro direttore, il nostro factotum, era onnipresente e si dava sempre un gran daffare. Una colonna, per questo la batosta è ancora più forte». 

IL RICORDO
Dolore anche da parte dell'attuale allenatore, Diego Bortoluzzi: «Siamo cresciuti insieme nelle giovanile del calcio Vittorio Veneto e ci conoscevamo molto bene da oltre quarant'anni. Oltre a un dirigente della mia società perdo senza dubbio un amico con cui ho diviso tante belle cose. L'unione era la nostra parola d'ordine e le tose erano il suo vero amore». Lo sa bene Francesca Da Ros, vittoriese e storica capitana del Permac: «Ci lascia una persona eccezionale che prendeva parte al 101% delle attività societarie e del gruppo. Il suo inserimento era stato del tutto naturale. Abbiamo vissuto insieme tantissime lunghe trasferte che, a differenza del calcio maschile, fanno emergere dei sentimenti ben più radicati e forti. Con tutte le ragazze è sempre stato fantastico, per noi la perdita è davvero notevole». 

LE VITTIME
Giovanni Bolzan, 55enne di Cordignano, faceva il rappresentante di lavorazione speciali edili alla Pes di Santa Lucia di Piave. Poco prima del lockdown aveva confidato la sua paura per questo virus sconosciuto: voleva prendersi un periodo di ferie per starne il più lontano possibile. Bolzan, prima del trasferimento al Ca' Foncello di Treviso, era stato ricoverato a Oderzo il 22 marzo, lo stesso giorno della morte di Giuseppe Casagrande, titolare della Permac di Scomigo e patron da 29 anni della squadra che milita in serie B ma con un passato in serie A. La scorsa estate aveva avuto le prime avvisaglie del male, poi le cure, i ricoveri, la voglia di vincere la malattia e di riprendere le redini della sua vita. Il 27 marzo è stato invece ucciso dal Covid-19 il dirigente Dino Marcuzzo. Era stato ricoverato in ospedale per altre patologie, poi il coronavirus ne ha aggravato le condizioni portandolo al decesso. L'avventura nelle fila della Permac di Marcuzzo, camionista nella vita, era iniziata per seguire la passione della figlia Andrea che ha giocato con le rossoblù per diversi anni.
 
Ultimo aggiornamento: 18:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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