Margherita Panziera nel mito, orgoglioso il papà Tiziano: «E' un qualcosa di straordinario»

Domenica 14 Agosto 2022 di Giulio Mondin
Margherita Panziera con la sua famiglia e le medaglie d'oro

MONTEBELLUNA - Il giorno dopo il trionfo di Margherita, in casa Panziera la soddisfazione è enorme. La storica tripletta della nuotatrice di Montebelluna, arrivata ad issarsi sul gradino più alto del podio nella specialità dei 200 dorso per la terza volta di fila ai campionati europei, non può che inorgoglire la sua famiglia. Perché con questa vittoria la neo 27enne ondina azzurra ha scritto una pagina indelebile nel panorama internazionale in piscina. Prima di lei, solamente l'ungherese Krisztina Egerszegi e la tedesca Cornelia Sirch erano infatti riuscite a completare il cosiddetto triplete, per lo più consecutivo, sulla medesima distanza.
Un risultato, quello ottenuto venerdì pomeriggio nella piscina del Foro Italico di Roma davanti ad una folla strabocchevole che ha fatto un tifo indiavolato per la trevigiana, che va a lenire la delusione della ragazza in forza alle Fiamme Oro/Circolo Aniene per il quarto posto rimediato ai Mondiali di Budapest di poco più di un mese fa. «La vittoria di Margherita è un qualcosa di straordinario, che naturalmente ci riempie di grande gioia sottolinea papà Tiziano . Lei è stata davvero brava, dopo aver vinto il titolo europeo nel 2018 si è ripetuta nel 2021 e poi anche l'altro ieri. Il tempo ottenuto è senza dubbio buono, dal momento che se l'avesse fatto in occasione di Mondiali avrebbe portato a casa la medaglia di bronzo. Ma va bene anche così»
Come giudica la gara di sua figlia?
«Devo dire che in tivù l'avevo vista subito bene. Ha fatto una bella partenza andando davanti alle altre. Il suo crono stagionale prima di scendere in acqua autorizzava tutti ad immaginare che potesse arrivare un risultato di prestigio, lei però non si è fatta influenzare ed è andata in progressione per poi concludere senza farsi avvicinare dalle avversarie».
C'è un pizzico di rammarico per il risultato del Mondiale?
«Come detto prima in effetti a Budapest avrebbe potuto salire sul podio, però ogni gara fa veramente storia a sé. Capita che non si sia al top della forma nelle occasioni più importanti, e che magari si raggiunga il massimo in altre manifestazioni. Però Margherita ha la possibilità di riprovarci, considerato che già il prossimo anno è in calendario una nuova rassegna iridata».
Venerdì era anche il suo compleanno. Non eravate a Roma, vi siete sentiti?
«Sì, ci siamo parlati al telefono. L'ho trovata molto serena e soddisfatta rispetto alla gara dei mondiali. Anche perché con questa vittoria ha raggiunto un traguardo importante, diventando la terza nuotatrice a conquistare tre ori sui 200 dorso in tre edizioni consecutive degli Europei. Per quanto riguarda il compleanno si è trattato di una vera combinazione, non succede spesso di festeggiare due cose così in contemporanea».
Con questa tripletta Margherita sembra aver sconfitto anche i demoni che albergano nella mente di tanti atleti. E che le hanno impedito di entrare in finale alla Olimpiadi di Tokio.
«Il nuoto è una disciplina non facile, nella quale l'aspetto mentale conta davvero tantissimo. In acqua ci si va da soli, a parte quando si fanno le staffette, e come in altri sport individuali quali il tennis o lo sci non ci si può nascondere dietro ai compagni di squadra. In questo lei è stata veramente brava».
Adesso nel mirino ci sono i 100 dorso.
«Lunedì ha in programma le qualifiche, poi martedì la finale. Speriamo ci regali un'altra soddisfazione».
Come la festeggerete?
«Non abbiamo tante occasioni per vederci. Margherita è ormai di stanza a Roma dove ha anche trovato il tempo per laurearsi in Economia aziendale. Però alla prima opportunità lo faremo di sicuro».
 

Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 10:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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