Il dj Barry Mason: «La mia amicizia con la leggenda della boxe Hagler che amava Venezia, lo credevo immortale»

Lunedì 15 Marzo 2021 di Fabio B. Mason
Il disk jockey Barry Mason con il pugile americano Marvin Hagler, suo amico da oltre 30 anni
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TREVISO - « È stata una doccia fredda quando ho appreso dalla pagina Facebook del mio amico Marvelous quello che era successo. Kay, sua moglie, aveva appena scritto le parole che non avrei mai voluto leggere: "Oggi purtroppo il mio amato marito Marvelous Marvin è morto inaspettatamente a casa sua qui nel New Hampshire la nostra famiglia vi chiede di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile. Con Amore". Non potevo credere che fosse vero, non potendo contattare Kay ho cercato sul web, ho scritto subito a tutti gli amici che lo conoscevano, ho mandato messaggi, nessuno ci credeva, pensavamo che Marvin fosse immortale come la sua leggenda. Poi ho saputo che James, uno dei suoi 5 figli, ha dichiarato a TMZ che suo padre è stato portato in un ospedale nel New Hampshire sabato mattina dopo aver avuto problemi di respirazione e dolori al petto a casa e ho capito che quella notizia purtroppo era vera. 
IL RICORDO
Ho conosciuto Marvin dal 1989 quando facevo il Dj al Tout Va di Taormina, venne in console a salutarmi perché si divertiva molto durante le pazze serate, ci scattarono una foto fantastica e poi rimase con la nostra compagnia di ragazzi trevigiani per quasi tutta l’estate. Grazie a lui e alla sua immensa simpatia e disponibilità anche Barry White si aggregò al nostro gruppo per qualche giorno quando fece il concerto live nello storico locale. 
Marvin, era un simpaticone stava con tutti, aveva sempre una parola gentile per chiunque, lo chiamavamo tutti “Uncle Marvin” Nel nostro gruppo c’erano amici che parlavano perfettamente l’inglese e quindi si trovava molto a suo agio perché al tempo non parlava ancora molto bene l’italiano e grazie a loro riusciva sempre a conoscere e capire ogni istante di quella magica atmosfera che si veniva a creare. L’anno dopo nel ‘90 tornò di nuovo con Kay che più avanti divenne sua moglie. Quando si è sposato ho fatto il Dj alla festa del suo matrimonio a Milano, città dove abitava e c’era anche Pino Insegno, nemmeno lui ci credeva a quanto accaduto quando ci siamo scritti sabato notte. 
L’AMICIZIA
La nostra divenne presto una gran bella amicizia, veniva spesso a trovarmi a Mogliano e andavamo ogni tanto a fare un giro in piazza, gli piaceva molto Venezia e soggiornava nella mia città anche per una questione di comodità, mi ricordo che una volta è venuto addirittura con il suo camper e l’ho accompagnato a San Giuliano mentre le cene si facevano a casa mia con il resto del gruppo. Abbiamo fatto anche le vacanze insieme, con Roberto Zandegiacomo, “Zande” un amico di Valdobbiadene che per noi era l’interprete in quanto ha vissuto anni in America e quindi era diventato una colla speciale tra Marvin e tutto il resto degli amici, anche Antonio Bottegal, noto imprenditore di Treviso, faceva parte della nostra compagnia, a casa sua in Piazza Dei Signori abbiamo anche festeggiato il mio trentesimo compleanno. 
Ogni volta che Marvin veniva da queste parti era una festa, siamo stati insieme al Disco Palace, al Muretto e in vari locali, una sera abbiamo cenato insieme all’Incontro da Pierino a Treviso era rimasto molto entusiasta dei piatti Trevisani. A Mogliano una volta siamo andati a giocare a basket all’oratorio, i ragazzini l’avevano scambiato per un campione di basket e in centro la gente lo guardava stupita, sembrava strano che un mito come lui potesse essere proprio lì. Uno spasso guardare insieme a lui i video dei suoi incontri del passato, si ricordava ogni istante e lo raccontava con entusiasmo, e ci faceva ridere un sacco. 
L’EMOZIONE
Mente lucida e uomo di grande intelligenza, raccontava spesso che era partito dal basso e la vita gli ha fatto spiccare il volo, ci diceva sempre: «quando sei al tappeto non pensare che sei al tappeto, pensa a rialzarti e a vincere!».

Marvin era una persona speciale davvero, uno che non si dava arie uno che stava con tutti, aiutava e si ricordava sempre di tutti. Gli volevamo un gran bene, con lui se ne va una leggenda, un amico, un grande uomo. Rest in peace “Uncle Marvin”. 

Ultimo aggiornamento: 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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