Quelle borgate sparse fra 3 comuni: chi esce rischia di sconfinare, vietato anche andare a Messa

Domenica 6 Dicembre 2020 di Laura Bon
Una delle 2 chiese nel territorio di Santa Maria della Vittoria nei comuni di Giavera, Volpago e Nervesa
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TREVISO Volpago Santi Angeli, nel cuore del Montello, è un piccolo borgo che conta meno di mille abitanti, ma risulta diviso fra tre Comuni: Giavera, Volpago e Nervesa. Santa Maria della Vittoria, poco distante, vive una situazione in parte analoga: è una località di circa 700 anime che rientra nel Comune di Volpago, ma la parrocchia, che ha come luogo di riferimento la suggestiva chiesa, principale segno distintivo del borgo, è divisa fra Volpago, Montebelluna e Crocetta.

Alcune delle prese (le strade che tagliano il bosco in senso nord-sud) rientrano in due Comuni diversi.

E, come capita in molte piccole realtà di periferia, buona parte dei residenti è unita da legami di parentela, più o meno stretti. Nei due borghi del Montello, come in molti altri centri della Provincia, della Regione, forse di tutta Italia, il DPCM di Natale dividerà famiglie, vicini di casa, parrocchiani. Spezzerà legami geografici, religiosi e ideali. Anche perché, in qualche caso, si arriverà di fatto al divieto, praticamente, di mettere i piedi fuori di casa, di attraversare la strada, di andare a Messa nella Chiesa della propria parrocchia, di pranzare con il fratello, il genitore, lo zio. Il panettone del Montello, diviso in cinque Comuni e molti più borghi, ma con una storia unica, è uno dei significativi emblemi di un quadro paradossale. «È una situazione assurda - spiega Fabrizio Cappellari, residente a Santa Maria in via XVIII giugno - inaccettabile per tutti ma soprattutto per noi. Per quanto mi riguarda, io abito in Comune di Volpago, ma alcuni miei parenti, sempre di Santa Maria della Vittoria, risiedono sotto Montebelluna. Ci sono poi altre situazioni ancor più significative. Giuseppe Cescato, dell'omonima pizzeria, nel cuore di Santa Maria, è sotto Volpago, il fratello Franco sotto Montebelluna. La moglie ha un fratello a Crocetta e una sorella a Montebelluna. Praticamente, per noi questa situazione è in tutto equiparabile al lockdown di marzo. Se mettiamo il piede fuori casa siamo fuori Comune». Denis Michielin, presidente del Consorzio del bosco Montello, è diviso dai genitori, nonostante tutti siano di Santa Maria. «Io abito a Montebelluna - racconta - mia mamma e mio papà a Volpago, nonostante ci separino due strade». La Chiesa è sotto Volpago, quindi il Montebellunese non potrebbe neppure andare a Messa in parrocchia. «Trovo sia un'assurdità - prosegue Michielin - e credo che il Governo risolverà il problema. Pensiamo poi alla stessa presa sedici del Montello: una strada che, a zig zag, rientra in due Comuni diversi».

ALTRI CASI La situazione di Santi Angeli è analoga. «Il borgo è diviso in tre parti - racconta il sindaco Maurizio Cavallin - ci sono congiunti che abitano a 100 metri di distanza che non potrebbero, in teoria, trovarsi nei giorni di festa. Ma c'è anche chi risiede a 100 metri dalla Chiesa e, in teoria, dovrebbe andare a Messa altrove, perché abita in un Comune diverso, nonostante la parrocchia sia quella di Santi Angeli. Credo che il Governo avrebbe dovuto dare indicazioni diverse: una cosa è se si dice a tutti di stare a casa, un'altra scelta, meno condivisibile, è quella di per Comune equiparando Roma a Giavera del Montello. Noi siamo ligi e, se queste saranno le indicazioni, ci adegueremo, ma non è giusto». E anche in pianura i casi si moltiplicano. «Sono curioso di sapere - commenta lo storico Lucio De Bortoli - che cosa faranno a Zapparè, frazione dei X Martiri del 45 divisa tra Montebelluna e Trevignano (e Vedelago), in cui Toni ha fratello o madre di fronte a casa, ma in altro Comune. Senza considerare le migliaia di situazioni simili. Ingenuità simili sono ingiustificabili e fan passare poi come tali anche i provvedimenti seri: della serie, mettiamoci nei guai ancora di più con un autogol». Che allontana persino chi, fino ad ora, si è riconosciuto in un'unica comunità. Rappresentata da una Chiesa, da un monumento, da una memoria comune. Laura Bon

Ultimo aggiornamento: 10:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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