Studente colpito da meningite, lieve miglioramento e profilassi conclusa. Scattano i 10 giorni di sorveglianza

Lunedì 6 Novembre 2023
Studente colpito da meningite, lieve miglioramento e profilassi conclusa. Scattano i 10 giorni di sorveglianza

TREVISO - Studente ricoverato con la meningite: scatta la profilassi a scuola per i compagni e gli insegnanti. Oggi, 6 novembre, a circa 48 ore dall’arrivo in Rianimazione del ragazzo diciassettenne di Quero Vas colpito da meningite meningococcica, gli esami specialistici evidenziano segni di evoluzione positiva del quadro clinico, pur rimanendo la prognosi ancora riservata. Le attività di profilassi sui contatti si sono sostanzialmente concluse con due ulteriori somministrazioni odierne dell’antibiotico monodose a Feltre, per un totale di 163 soggetti trattati dai Dipartimenti di Prevenzione dell’Ulss 1 e dell’Ulss 2

Sorveglianza sanitaria

Si entra ora nella fase di sorveglianza sanitaria indicata per 10 giorni dall’ultimo contatto con il caso per tutte le persone sottoposte a profilassi.

Questa sorveglianza consiste in una-due telefonate alle persone trattate per verificare l’eventuale insorgenza di sintomi sospetti (febbre, mal di testa, etc). I 10 giorni di sorveglianza derivano dal periodo massimo di incubazione della meningite meningococcica, periodo che va da 2 a 10 giorni, con una media di 3-4 giorni. «Oltre alla sorveglianza attiva, condotta dal Dipartimento di prevenzione con contatti telefonici - sottolinea una nota dell'Ulss - è raccomandata l’autosorveglianza consistente nell’indicazione per ciascun di recarsi in Pronto Soccorso a seguito di insorgenza dei sintomi sopra indicati entro 10 giorni dall’ultimo contatto con il paziente. Questi percorsi di osservazione epidemiologica vengono svolti, in adesione alle linee guida sul tema, per massima precauzione. La meningite meningococcica, di regola, si manifesta con casi singoli; assai raramente con due o più casi tra essi correlati».

La profilassi

Sono 56 i contatti scolastici del 17enne di Quero Vas a cui è stata somministrata la dose preventiva di antibiotico. Su un totale di 161. L’istituto trevigiano, che conta 200 iscritti, non interromperà le lezioni: le attività didattiche proseguiranno come di consueto. Al momento infatti non sono stati riscontrati altri casi nella cerchia scolastica. L’Ulss trevigiana, in collaborazione con quella bellunese, ha attivato nella scuola un punto erogativo della profilassi, soprattutto a favore dei compagni di classe e degli insegnanti del giovane, per la gran parte residenti nella Marca. «Ci affidiamo agli organi competenti - afferma il dirigente scolastico in contatto con i genitori in queste ore di angoscia -. Siamo vicini alla famiglia e a completa disposizione delle autorità sanitarie per la gestione della situazione». Il preside ripercorre la concitazione delle ultime 24 ore: «Appena l’Ulss Dolomiti ci ha informato del caso di meningite (sabato pomeriggio, ndr), ci siamo attivati per fornire i nominativi di tutte le persone entrate in stretto contatto con lui». Un passaggio fondamentale per consentire un’efficace profilassi ed evitare contagi. «Le attività didattiche proseguiranno senza interruzioni - conclude -. Al momento non ci sono motivi per interromperle. Chiaramente siamo preoccupati per le condizioni del ragazzo, a cui va tutta la nostra vicinanza». «Siamo in stretto contatto con l’azienda sanitaria bellunese - ribadisce il sindaco del paese di residenza -. I sanitari stanno agendo tempestivamente e tutto è gestito secondo i protocolli. Niente allarmismi, si sta gestendo tutto secondo i protocolli». Oltre ai contatti scolastici, la profilassi riguarda anche i familiari e le frequentazioni del 17enne, compreso il bar di Quero Vas di cui era cliente fisso. Finora sono state 105 le persone che hanno ricevuto la dose, nell’ambito familiare ed extrascolastico. Il ragazzo gioca in una squadra di calcio locale ma l’ultimo contatto con il team è avvenuto prima del 27 ottobre (data di riferimento per individuare i contatti da profilassi), ragion per cui i giovani sportivi non sono stati convocati. 


LA SCOPERTA
Il ragazzo resta ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Feltre. La prognosi è riservata e le sue condizioni sono gravi ma stabili. Il 17enne non stava bene ormai da qualche giorno. Dei mal di testa continui e la febbre che non voleva scendere. Poi le sue condizioni sono velocemente precipitate tant’è che la famiglia ha deciso di portarlo al pronto soccorso di Feltre dove è stato ricoverato sabato pomeriggio. 


IL PROTOCOLLO SANITARIO
Le linee guida su questa malattia raccomandano la somministrazione di una dose di antibiotico, a scopo preventivo, ai contatti stretti scolastici ed extrascolastici. Nel dettaglio, il piano prevede di rintracciare le persone che hanno avuto contatti stretti con il giovane nei sette giorni precedenti l’inizio della sintomatologia, che la famiglia indica essere iniziata intorno al 27 di ottobre. Gli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 Dolomiti, in collaborazione con i colleghi dell’Usl 2, hanno contattato, sulla base degli elenchi forniti dalla scuola frequentata dal ragazzo. Il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 Dolomiti ha attivato un ambulatorio dedicato presso l’ufficio Igiene di via Borgo Ruga, a Feltre, operativo da sabato pomeriggio. È il secondo caso da inizio anno. Lo scorso marzo era toccato al 17enne vicentino Tommaso Fabbris, morto poco dopo il ricovero. Era una giovane promessa del basket: giocava con il The Team Riese. 

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 08:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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