TREVISO - L'influenza non molla la presa.
IN EMERGENZA
La speranza è che le previsioni vengano rispettate. La fine del picco dell'influenza stagionale è attesa per il 20 gennaio. Significa un'altra settimana in trincea. Poi si dovrebbe tornare a rivedere la luce. Il monitoraggio regionale conferma che l'incidenza è in calo: l'ultimo report parla di 8,81 casi ogni mille residenti. E i reparti degli ospedali non sono più così pieni come nel periodo di Natale. Oggi nelle strutture della Marca ci sono 102 pazienti ricoverati per influenza e coronavirus. Nel dettaglio, 26 persone stanno combattendo contro forme severe di influenza stagionale, che spesso si aggiungono a quadri clinici già precari. E altre 76 sono ricoverate per Covid (40 a Treviso, 11 tra Montebelluna e Castelfranco e 25 a Vittorio Veneto). «Sono entrate in ospedale con il contagio da coronavirus come prima diagnosi», specifica il direttore generale dell'Usl. Ormai infatti si tende a escludere dal conto totale le persone ricoverate per altri motivi che poi risultano anche positive al coronavirus, senza alcun tipo di sintomo respiratorio. Covid per caso, vengono definite queste ultime, accolte comunque nelle aree dei reparti dedicate agli isolamenti. A livello generale, l'indirizzo Rt resta sotto quota 1, soglia oltre la quale l'epidemia da Covid tornerebbe a espandersi in modo esponenziale. Adesso il valore medio si attesta a 0,81.
POCHI TAMPONI
I Covid point del trevigiano continuano a eseguire in media 700 tamponi al giorno. «Bisogna però prestare attenzione ai dati sull'andamento avverte Benazzi anche perché in particolare nel periodo delle feste molte persone hanno fatto a meno dei tamponi». Quel che è certo è che, complice la voglia di evitare isolamenti, non c'è più la corsa di un tempo ai test per il coronavirus. L'attenzione resta particolarmente alta invece negli aeroporti. Compresi il Marco Polo di Venezia, il Canova di Treviso e il Catullo di Verona. Dalla fine dell'anno scorso tutti i passeggeri provenienti dalla Cina devono sottoporsi al tampone, anche se in precedenza hanno fatto scalo da altre parti. Dal canto proprio, l'Usl trevigiana ha già riaperto per precauzione il Covid Hotel dell'ex Guicciardini di Valdobbiadene.