Incidente a Pagnano d'Asolo. Il papà di Thimoty, investito dal 92enne alla guida: «Non riesco a parlare, un dolore immenso»

Giovedì 1 Febbraio 2024 di Francesca Dussin
Incidente a Pagnano d'Asolo. Il papà di Thimoty, investito dal 92enne alla guida: «Non riesco a parlare, un dolore immenso»

ASOLO (TREVISO) -  «Il dolore è immane, ora è il momento di stare con la mia famiglia. Stiamo troppo male». Non ha la forza per parlare Demis Dal Bello, padre del giovane Thimoty. Il 16enne di Casella d’Asolo si è spento nella notte tra lunedì e martedì, dopo essere stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Sul luogo dell’incidente dove domenica sera il giovane ha perso la vita, a Pagnano d’Asolo, qualcuno ha riposto dei mazzi di fiori, qualche candela, una sua fotografia in sella alla moto. E uno striscione bianco con dei cuori rossi, il numero 188 della sua motocicletta e la scritta “Thimo dai gas lassù”, visibile dalle automobili che entrano nella rotatoria provenendo da Casella d’Asolo: proprio la direzione da cui il pomeriggio di domenica arrivava la Citroen Berlingo, guidata dal 92enne Angelo Fantato, che ha travolto i quattro giovanissimi ragazzi in sella alle moto.


IL CORDOGLIO
«Una terribile tragedia che ha coinvolto tutta la comunità di Asolo, ma anche tutto l’ambiente scolastico e parrocchiale che il giovane Thimoty frequentavaha dichiarato Mauro Migliorini, sindaco di Asolo – A nome di tutta l’amministrazione porgo le più vive condoglianze e la più sentita vicinanza ai genitori e alle sorelle di Thimoty. Estendo il mio cordoglio anche alla moglie e ai familiari di Angelo Fantato». Già, perché oltre alla tragedia dei familiari e degli amici di Timothy c’è anche quella dei parenti di Fantato, colto da un malore fatale mentre si trovava al volante della Citroen Berlingo. Se in un primo momento i quattro giovani sembravano aver riportato soltanto ferite leggere e qualche frattura, preoccupava però il trauma cranico di Thimoty che, cadendo, aveva sbattuto la testa contro l’asfalto. Trasportato in elicottero a Treviso e operato d’urgenza, il giovane purtroppo non ce l’ha fatta. «La notizia ha sconvolto tutti noi e l’intera comunità studentesca, nessuno avrebbe mai pensato a un epilogo così tragicoha affermato Andrea Mangano, direttore del Cfp di Fonte, la scuola frequentata da Thimoty – Martedì mattina siamo stati nella classe di Thimoty per parlare con gli studenti e non lasciarli soli ad affrontare questo grande dolore, per aiutarli a far uscire fuori le loro emozioni rispetto all’accaduto. Erano e sono tuttora una classe molto unita. Guardando al futuro, abbiamo l’intenzione di intercettare i ragazzi e anche i loro genitori per avviare un percorso di confronto e di condivisione del dolore, supportati da un professionista come la psicologa scolastica. La mamma di un amico di Thimoty mi ha confidato che suo figlio si è chiuso nel silenzio: noi dobbiamo aiutare questi ragazzi ad uscire da questo silenzio». Non si conosce ancora la data dei funerali di Thimoty ma la comunità di Casella d’Asolo si è già stretta attorno alla sua famiglia, composta da papà Demis, mamma Monica e le due sorelle più grandi Aurora e Sara. E tutti gli amici del giovane saranno in sella alle loro moto rombanti, fuori dalla chiesa, per dirgli addio.


L’INDAGINE
La Procura, sul caso, ha aperto un fascicolo per lesioni stradali. Non ci saranno però altri sviluppi, ovvero l’aggravamento dell’ipotesi di reato in omicidio stradale. Il pm titolare delle indagini presenterà richiesta di archiviazione per morte del reo nei prossimi giorni. Non ci sono poi i presupposti per effettuare ulteriori accertamenti. L’Usl ha già inviato una relazione e la Procura esclude che ci siano state colpe mediche dopo il ricovero in neurochirurgia. Thimoty, oltre alle fratture e alle contusioni, aveva un’importante trauma cranico che purtroppo lo ha strappato alla vita nonostante i tentativi dei medici di salvarlo.

Ultimo aggiornamento: 17:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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