TREVISO - Covid-19: gli over 50 della Marca trevigiana hanno ufficialmente raggiunto l'immunità di gregge.
I NUMERI
I contagi sono ormai estremamente ridotti, il tasso nella Marca è di 28 casi ogni 100mila abitanti, vale a dire bassissimo. In tutto, a ieri, i positivi nell'intera provincia erano 248, di cui 73 tra i 20 e i 29 anni, 43 tra i 30 e i 39, 53 tra i 40 e i 49, ma se si va a vedere le fasce in gran parte già vaccinate, spicca lo zero tra gli over 80. «Numeri che fanno capire quanto importante sia vaccinarsi». 18 i positivi nelle strutture ospedaliere, due casi ancora in area critica, dei 60enni non vaccinati, per altri 4 in reparto e il resto negli ospedali di comunità. «Andiamo verso l'azzeramento. Speriamo che la gente capisca l'importanza di immunizzarsi e si prenoti. Mi auguro che sabato e domenica prossimi arrivino tante persone al camper che si muoverà nelle piazze, così da dare copertura ancora a tanti cittadini». Camper che sarà impiegato in via sperimentale per intercettare gli over 60, ma che potrebbe presto essere accessibile a tutte le fasce d'età, visto che il generale Francesco Figliuolo, commissario all'emergenza Covid, ha già ipotizzato dal 3 giugno prenotazioni libere per tutti, dai 16 anni in su.
SURPLUS DI LAVORO
Il primo effetto sarebbe certamente un surplus di lavoro ai centri vaccinali rispetto a ora: «Dovesse essere, noi non avremmo problemi -dice Benazzi- abbiamo l'hub di Villorba è in grado di fare 12-13mila vaccini al giorno, l'importante è che arrivino le dosi di siero». Ai più giovani punta ora anche l'Usl 2, sia nei vax point che nelle piazze, con i camper: aprire la sera, fino alle 24, a Villorba, ma anche a Ponte o Godega, oppure raggiungere i ragazzi nei centri abitati, il sabato e la domenica. Pronti a tutto, con una macchina vaccinale in piena corsa, che ha bisogno solo di carburante e dell'adesione dei singoli. Indicazioni, l'azienda sanitaria trevigiana ne sta aspettando anche rispetto ai giovanissimi tra i 12 e i 15 anni: «Potrebbe essere una buona cosa, in questo modo metteremmo in sicurezza tutti i ragazzi che poi in autunno andranno a scuola».
ULTIMO CAPITOLO
L'autunno, altro capitolo. Per ottobre ci sarà da ricominciare daccapo, rivaccinando tutto il mondo della sanità e quindi gli ospiti delle Rsa. Quindi il resto della popolazione. Dopo Johnson & Johnson, anche Pfizer ha allo studio un vaccino monodose, che dimezzerebbe, di fatto, lo sforzo. L'Usl intanto sabato pomeriggio ha proceduto alla chiusura dell'ospedale Covid di Valdobbiadene, il Guicciardini: sulla facciata, lo striscione dedicato dal personale alla comunità e alla protezione civile. «Avevamo lì al lavoro un gruppo di giovanissime infermiere, che restavano sole di notte per seguire i pazienti. La protezione civile si turnava garantire loro la sicurezza: era il minimo che potevamo fare ringraziare i volontari: ci sono stati vicini hanno fatto un lavoro straordinario».