Guasto alla rete idrica: 8mila case in 7 comuni rimangono senz'acqua

Lunedì 22 Marzo 2021 di Serena De Salvador
Gli operai di Ats al lavoro per risolvere il problema alla condotta dell'acqua e ripristinare il servizio
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CAVASO DEL TOMBA - Un improvviso cedimento dei tubi della condotta idrica della comunità montana del Grappa ha lasciato ieri senz’acqua o con cali di pressione circa ottomila utenze sparse in sette comuni, circa la metà delle 16.700 collegate al servizio. Un guasto di natura accidentale, che ha tenuto impegnate dall’alba al tardo pomeriggio le squadre di tecnici e operai di Alto Trevigiano Servizi, costrette a bloccare l’erogazione di acqua in buona parte della zona ai piedi del Grappa fino a quando l’imponente perdita è stata completamente arginata. Nonostante il grande impegno dell’azienda, non pochi sono stati i disagi per i cittadini, già costretti a restare in casa vista la vigente zona rossa.
I PROBLEMI
Rubinetti a secco e acqua a singhiozzo sono stati le conseguenze della rottura della condotta adduttrice che, con 30 anni di servizio sulle spalle, ha ceduto all’altezza dell’Asolo Golf Club di Cavaso, probabilmente già nella notte tra sabato e domenica. Il problema è stato rilevato ieri mattina presto, con il personale di Ats inviato sul posto prima per individuare il punto esatto del guasto e poi per avviare le complesse operazioni di riparazione, andate avanti fino alle 17 quando si sono cominciati a riempire nuovamente i serbatoi. Un danno imponente, dal momento che la condotta in questione serve i comuni di Asolo, Borso del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Monfumo, Pieve del Grappa e San Zenone degli Ezzelini. Circa 16.700 le utenze che afferiscono al bacino, con una metà circa che hanno dovuto fare i conti con la mancanza d’acqua durante la giornata. Si tratta di utenze sparse in tutti i sette comuni, che per il comune di San Zenone erano concentrate nella frazione di Liedolo e per quello di Asolo nel centro del paese. Trattandosi della conduttura principale, composta di elementi installati circa trent’anni fa, gli operai per poter agire in modo efficace hanno dovuto ridurre e in alcuni momenti interrompere del tutto il flusso dell’acqua verso le case.
GLI SVILUPPI
Ieri sera è arrivata la tanto attesa conferma: il danno era stato riparato.

Perché l’acqua tornasse a scorrere copiosa e limpida in alcuni casi è servita ancora qualche ora, ma oggi tutti possono usufruire pienamente del servizio. «Abbiamo provveduto il prima possibile a intervenire per la riparazione e ad avvisare più cittadini possibile via cellulare, via mail e sui nostri canali social –ha spiegato Pierpaolo Florian, amministratore delegato di Ats–. Adesso ci adopereremo per sostituire la condotta». Mercoledì a tal proposito è in programma una discussione specifica in azienda per cambiare del tutto le tubazioni, definitivamente. Quello di ieri non è infatti stato il primo danno analogo patito dalla rete. L’impegno del gestore, delle squadre prontamente intervenute e il tam tam partito tra i cittadini e attraverso i sindaci delle zone interessate sono però riusciti a informare in modo capillare la popolazione, seguendo per tutta la giornata gli sviluppi dei lavori in corso.

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