GAIARINE- Le fioriere a fuoco all'esterno del centralissimo bar Al Municipio e il denso fumo proveniente dalla cabina elettrica adiacente al locale stesso, sono state notate da un passante che, nella notte tra Natale e Santo Stefano ha allarmato immediatamente il gestore Davide De Martin, accorso sul luogo dopo aver allertato i vigili del fuoco e i carabinieri. Ad un'accurato controllo Davide ha constatato che almeno otto delle vetrate del bar erano state prese di mira a mazzate.
Quello che sembrava un inquietante atto vandalico perpetrato dai soliti ignoti sembra essersi risolto con l'individuazione da parte dei carabinieri del possibile responsabile. L'episodio ha disturbato nella mattinata di Natale i sonni tranquilli degli abitanti di Gaiarine che si sono svegliati con un’amara sorpresa: il popolare bar al Municipio, gestito dai fratelli De Martin Dario e Davide, devastato da un atto vandalistico senza precedenti qui. Le fioraie all’esterno dell’ambiente erano state incendiate, così come la cabina elettrica che alimenta tutte le luci della piazza principale provocando un black out durato alcune ore.
La “furia” devastante del vandalo non si è però limitata a questo ed è proseguita prendendo di mira le grandi vetrate che circondano il locale, colpendole pesantemente con una mazza o un grosso martello causando danni complessivi per un valore di circa 40mila euro.
L’incendio alle fioriere è stato subito circoscritto, così come quello alla centralina elettrica. Il bar al Municipio è situato al piano terra di un complesso che include degli appartamenti e un centro medico ma difficilmente le fiamme, che hanno lambito solo i muri esterni, avrebbero potuto propagarsi verso l’alto, sicuramente anche per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area. «Non mi sarei mai immaginato una reazione simile - dice Davide De Martin - Se venisse accertato che chi ha appiccato il fuoco è la stessa persona che è venuta a chiedere di far smettere la musica, non capisco il perchè di una reazione così spropositata».
Durante le prime ore di ieri erano tante le voci che circolavano sui possibili colpevoli di un simile atto, del tutto inedito per la tranquilla Gaiarine. Le indagini condotte dai carabinieri di Codognè, al comando del maresciallo Paolo Fulcheri, e le testimonianze dei gestori hanno portato alla conclusione che l'autore del gesto possa essere il residente che aveva espresso la sua contrarietà al volume della musica. Ma ancora non c'è l'ufficialità.