VITTORIO VENETO - Da Vittorio Veneto a Refrontolo, da Cappella Maggiore a Tarzo, per continuare con Asolo e San Zenone, la Marca Trevigiana si sgretola. Il terreno continua a cedere, le voragini inghiottono le strade, fango e sassi travolgono tutto ciò che trovano lungo il loro percorso.
Domenica i primi scricchiolii, poi è cominciato il "diluvio" di frane. A Vittorio Veneto occhi puntati su una frana a Formeniga: il fronte è di un centinaio di metri e ha una profondità di duecento. A Fregona, in via Osigo, la collina è venuta giù travolgendo tre auto in riparazione parcheggiate fuori da un'autofficina. A Refrontolo in via Patrioti si è aperta una vera e propria voragine. A Cison di Valmarino una frana ha interessato la collina che sovrasta la strada del Caldarment, chiusa da mesi. Sempre a Cison rimane chiusa la provinciale 152 tra Farrò e Rolle.
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Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 14:43
Domenica i primi scricchiolii, poi è cominciato il "diluvio" di frane. A Vittorio Veneto occhi puntati su una frana a Formeniga: il fronte è di un centinaio di metri e ha una profondità di duecento. A Fregona, in via Osigo, la collina è venuta giù travolgendo tre auto in riparazione parcheggiate fuori da un'autofficina. A Refrontolo in via Patrioti si è aperta una vera e propria voragine. A Cison di Valmarino una frana ha interessato la collina che sovrasta la strada del Caldarment, chiusa da mesi. Sempre a Cison rimane chiusa la provinciale 152 tra Farrò e Rolle.
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