Covid, la Marca torna a scuola a orari ridotti: mancano all'appello 1.500 insegnanti

Giovedì 3 Settembre 2020
Covid, la Marca torna a scuola a orari ridotti: mancano all'appello 1.500 insegnanti
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TREVISO - Orari ridotti e organizzazioni provvisorie in attesa che arrivino tutti i prof. Le scuole trevigiane si preparano a iniziare così il nuovo anno scolastico, il primo in presenza in epoca coronavirus. È una corsa contro il tempo. L'ufficio scolastico provinciale sta facendo l'impossibile per riuscire a nominare tutti i supplenti prima della ripresa delle lezioni, fissata per il 14 settembre. «Sarebbe un miracolo» dicono dagli istituti. All'appello mancano circa 1.500 docenti a tempo determinato. La convocazione avverrà online, per scongiurare il rischio di contagi da Covid-19. Bisognerebbe far tutto in dieci giorni. Ieri è stata pubblicata la chiamata per il personale Ata (che entrerà in servizio l'11 settembre), ma non ancora la graduatoria degli insegnanti. Ecco perché, in attesa del completamento degli organici, le scuole stanno definendo organizzazioni provvisorie.

IL PROBLEMA
Il punto è che a causa dell'emergenza Covid c'è un'enorme differenza rispetto al passato: in caso di assenza di un insegnante, le classi non possono più essere sdoppiate e unite ad altre sezioni. Come si farà? Tra le ipotesi c'è anche quella di appoggiarsi alla sorveglianza da parte dei collaboratori scolastici. In seguito si potrà contare sui docenti aggiuntivi assegnati proprio per l'emergenza Covid. Gli istituti trevigiani ne hanno chiesti circa 700. Più altrettanti collaboratori scolastici. Qui la chiamata spetterà direttamente alle scuole, che riceveranno i fondi per stipulare i contratti. Ci si aspetta che venga coperto l'80% delle domande. Vorrebbe dire aggiungere 560 insegnanti. «Nell'organizzazione della scuola molto dipende da quante persone in più potranno esserci -spiega Teresa Merotto della Cisl Scuola- ci sono istituti comprensivi, ad esempio, che stanno aspettando di sapere se possono sdoppiare alcune classi delle scuole elementari oppure no». Il problema è sempre il tempo. C'è il rischio che gli insegnanti aggiuntivi per l'emergenza Covid arrivino solo tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.

SFORZO INCREDIBILE
«Stiamo lavorando giorno per giorno, in modo incessante, senza fare previsioni -dice Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso- i dirigenti e le segreterie stanno facendo uno sforzo incredibile per predisporre e controllare la nuova graduatoria provinciale dalla quale attingere i supplenti annuali, che alla fine quest'anno saranno più di quelli di ruolo. È fondamentale che i ragazzi tornino a scuola. Ci dobbiamo impegnare con tutte le nostre forze». L'altro aspetto è la gestione dei cosiddetti lavoratori fragili, cioè gli insegnanti con particolari patologie che potrebbero non tornare in cattedra proprio a causa del rischio coronavirus. Ad oggi non c'è ancora un protocollo che definisca come impegnare questi insegnanti in modo alternativo. Per i sindacati a livello generale il problema è stato inutilmente ingigantito. «Tutti i lavoratori hanno il sacrosanto diritto di lavorare in sicurezza -mette in chiaro Giuseppe Morgante della Uil Scuola- un carpentiere ha il diritto di essere messo in sicurezza se va a lavorare su un tetto. E perché un insegnante con patologie pregresse che solitamente incrocia 800 studenti al giorno non dovrebbe poter chiedere di lavorare in sicurezza?». Il problema, però, è il loro corretto utilizzo, non così semplice da definire. E dettagli ministeriali, ancora non ce ne sono.

VALZER DI REGGENZE
Un quadro che si è completato, invece, è quello dei presidi. Dopo le ultime nomine, sono state definite anche le reggenze. Il sistema riguarda le scuole che verranno gestite da un dirigente già alla guida di un altro istituto. Daniela Bilgini, 36 anni, si sdoppierà tra l'istituto comprensivo di Maserada e quello di Spresiano. Rosita De Bortoli gestirà sia il liceo Veronese di Montebelluna che l'istituto comprensivo di Trevignano. Paola Rizzo sarà dirigente sia a Paese che a Istrana. Doriana Renno guiderà sia l'istituto comprensivo Stefanini di Treviso che quello di Breda. Filippa Lo Iacono gestirà in tandem il liceo Berto di Mogliano e l'Obici di Oderzo. Francesco Daniele Laterza, infine, sarà il dirigente sia del Barsanti che del Galilei di Castelfranco.
 
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