Covid, positivo anche il direttore dell'Usl Benazzi: «Ricoveri in aumento, portate la mascherina»

Venerdì 24 Giugno 2022 di Mauro Favaro
Francesco Benazzi
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TREVISO - «Invito tutti i giovani a indossare le mascherine ai concerti e alle feste. Vale per tutti gli assembramenti. L'alternativa sarebbe non urlare, saltare o ballare. Visto che non è pensabile, per ridurre il rischio di contagi da Covid è meglio indossare almeno la mascherina chirurgica». Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca, lancia un appello direttamente ai ragazzi. La mascherina non è più obbligatoria. Davanti alla nuova ondata del coronavirus, però, torna a essere più che mai consigliata. Nelle ultime settimane i casi si sono moltiplicati, soprattutto tra i trentenni. E' l'effetto della variante Omicron 5. Oggi nella Marca ci sono quasi 8.700 trevigiani positivi costretti in isolamento. Nessuna provincia del Veneto al momento ne conta di più. Tra questi c'è anche lo stesso Benazzi, risultato positivo alla fine della settimana scorsa.

I SINTOMI
«Ho fatto alcuni giorni di febbre e ora mi è rimasto un po' di mal di testa e dolori articolari, rivela. Domenica farà il tampone di controllo. I suoi collaboratori della direzione dell'Usl si sono già sottoposti agli accertamenti. Per loro l'esito è stato negativo. L'andamento generale non fa stare troppo tranquilli. L'incidenza è risalita a 800 casi su 100mila abitanti. «L'aumento dei contagi è importante - dice il direttore generale - e ha portato a un aumento dei ricoveri in ospedale.

Anche il Suem118 ha ripreso a trasferire in pronto soccorso persone con problemi legati al Covid. Fortunatamente, però, questi numeri al momento non sono enormi». Ma la differenza con l'estate dell'anno scorso balza all'occhio. Attualmente sono 65 i pazienti positivi ricoverati negli ospedali trevigiani: 18 a Treviso, compreso un 55enne non vaccinato in Terapia intensiva, 40 a Vittorio Veneto e 7 a Montebelluna. Un anno fa, invece, erano solo nove. Parallelamente, l'indice Rt è risalito a quota 1,32.

LE PREVISIONI
Sopra l'uno l'epidemia continua a espandersi. Di conseguenza i casi aumenteranno anche nei prossimi giorni. «Le proiezioni ci dicono che il picco dell'ondata potrebbe arrivare nella seconda metà di luglio - spiega Benazzi - per questo invito tutti alla prudenza indossando le mascherine in caso di assembramenti e, in particolare, quando si fa visita a parenti anziani o fragili. Fatelo per loro: così si riduce il rischio che possano finire in ospedale». L'età media dei ricoverati per Covid, infatti, adesso è piuttosto elevata. Si parla soprattutto di over80. Questi ultimi avrebbero dovuto fare la quarta dose del vaccino contro il coronavirus. Ma fino ad ora solo il 10,7% ha risposto alla raccomandazione. E non a caso l'azienda sanitaria ha deciso di scrivere direttamente agli anziani invitandoli a proteggersi. «Oggi vengono ricoverati pazienti che si sono fermati a due dosi o persone fragili con pluri-patologie che hanno fatto la terza ma non la quarta dose è il quadro fatto dal direttore generale è per questo che facciamo appello a tutte le persone con più di 80: vaccinatevi».

LE PROTEZIONI
Le protezioni funzionano. La conferma arriva anche dalla case di riposo, dove non si è mai smesso di adottarle: attualmente ci sono solo 40 positivi, tra ospiti e operatori. Alla luce della ridotta domanda, intanto, l'Usl a breve ridurrà l'attività dei centri vaccinali rimodulando il servizio: da una parte verranno estesi gli orari durante la settimana e dall'altra non si vaccinerà più di sabato. «Siamo scesi a 300 vaccinazioni al giorno fa i conti Benazzi e di sabato non si andava oltre a qualche decina. Con questi numeri non vale la pena tenere in piedi un servizio così importante».
 

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